L´AMORE DOPOTUTTO
André Gorz fu filosofo, giornalista e scrittore francese di origini austriaco-ebree. Nel 2007 si suicidò insieme alla moglie Dorine, vittima da tempo di una malattia degenerativa.
Un anno prima circa, aveva scritto questo libro.
Questo libro piccino é - come dice il titolo - una lettera d´amore di Gorz alla moglie. Ma anche una confessione e una riabilitazione (quasi) postuma.
Lo scrittore filosofo e pensatore ha bisogno di spazio per scrivere, filosofeggiare e pensare. In questo, a volte ha la tentazione di risolvere la propria vita nel proprio indefesso ragionamento, i massimi sistemi, la politica, gli ideali.
Gorz arriva ai 73 anni e si accorge di non aver mai davvero reso giustizia a Dorine, compagna di vita nel senso più estensivo possibile.
Ma renderle giustizia significa per un momento abbandonare il mondo del pensiero e della definizione di se stesso attraverso ideali o articoli per ammettere che si può essere anche attraverso l´amore e il romanticismo e i sentimenti.
Che quella donna accanto a lui meritava parole più attinenti e soprattutto reali rispetto al ritratto velenoso (lo dice lui) dedicatole nella sua prima opera di successo - Il Traditore.
In altri termini, Gorz si libera dal pudore e scopre di poter scrivere d´amore. Di poter e dover scrivere di quella donna che l´accompagna da mezzo secolo.
Da questo nasce una riflessione su se stesso e sulla propria vita, ma anche una romantica e disperata invocazione della propria "metà del cielo" (come si suol dire), una metà che cresce fino a diventare (come dimostra l´epilogo tragico) tutto.
Gorz mette su carta "il tutto" attingendo alla sua esperienza di saggista (scrittura densa, ricca di fatti e date) ma non dimenticando per strada il necessario romanticismo (si vedano incipit e finale): ne nasce un libretto che colpisce, posato e incantevole allo stesso tempo.
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