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LE ANTICIPAZIONI. GIRANDO TRA VANDERMEER, MODIANO, GUNDAR-GOSHEN E LA SCHERER

DI PALO IN FRASCA


Nelle anticipazioni




Questa non é proprio una delle mie anticipazioni perché alcuni libri di cui parlo sono già usciti. Ecco, é più un modo per parlare in libertà di alcuni spunti, cose interessanti già uscite o in uscita.

Mentre per esempio non si é ancora dissolta l´"aura" fascinosa e sinistra di Annientamento, Einaudi é già pronta o quasi a far uscire Autoritá, il secondo capitolo della trilogia dell´area X di Jeff Vandermeer.
Ancora una volta veste grafica di gran fascino, ad aumentare il "Piccolo culto" che questa serie
un po´Lost, un po´ King e non so cosa altro ancora sta generando nei lettori, anche quelli meno inclini al fantascientifico e a questo speciale genere da alcuni chiamato New Weird. Devo ammettere che sono curioso e intanto mi sto procurando il primo.
Autorità esce il 1° Giugno.

Tanto per far capire come vado vagolando senza un percorso fisso qui parlo in breve del nuovo Modiano, Perché tu non ti perda nel quartiere che esce da Einaudi il 26 Maggio. Punto.

Mentre mi perdevo tra i titoli mi son trovato affascinato da un altro autore israeliano, laddove Giuntina sta facendo un gran lavoro di scoperta e proposta.
Si tratta di una scrittrice, si chiama Ayelet Gundar-Goshen e il romanzo Una notte soltanto, Markovitch.
Lei é relativamente giovane (classe 1982) ma anche relativamente ambiziosa visto che il romanzo - che ad esempio qui in Germania ha goduto di buona critica - é ambientato ai tempi della nascita dello stato israeliano, dove gli abitanti storici di Israele accoglievano i "Nuovi Ebrei", dove uno dei problemi era come dimenticare la tragedia nazista; in questo libro i registri comico e tragico vengono alternati, cosi come le proverbiali vicende collettive e individuali (puff...), queste ultime sotto forma di storia d´amore tra il protagonista e Bella (che si sposa solo per ricevere un visto/permesso per entrare in Israele).

Tanto per far cifra tonda mi e vi regalo un libro dal mio paese adottivo, su una tematica che a me rimane sempre molto fascinosa: il Muro che divideva la Germania, e le sue implicazioni...qui si parla in particolare - unendo reportage, documentazione e capacita di raccontare - di quella zona subito al di là del Muro, dove sorgevano 297 villaggi, da controllare rigorosamente, proprio affacciati sulla Terra di nessuno controllata da soldati e cani da guardia.
A questo si riferisce il titolo del libro di Marie-Luise Scherer, La frontiera dei cani, lodatissimo lavoro tra giornalismo e plastica narrazione su un pezzo di storia, un fenomeno, un confine ormai sempre più difficili da ritrovare e da "sentire" nel proprio significato, in quella che ci appare ormai come una solenne assurdità, eppure esistente e imposta e vissuta fino a 25 anni fa circa*. Editore Keller.

Qui ho finito questa escursione, ma tornerò presto con altre anticipazioni.


*A chi si trovasse in Germania e volesse ritrovare quelle atmosfere consiglio una visita, magari in inverno, al paesino di Mödlareuth, tra Franconia e Turingia, un villaggetto diventato suo malgrado simbolico in quanto diviso in due da un Muro sempre piú sinistro, invadente e controllato, un Muro alto e metri di Niemandsland, cani, soldati, torrette e filo spinato a dividere poche centinaia di anime e alcune fattorie.

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