LA RUBRICA PIGRA E CON QUALCHE SASSOLINO
Questa rubrica torna, quando a volte torna l´ispirazione.
A spigolare nei giornali e raccogliere spunti.
Venerdì sul Sette del Corriere della Sera mi ha fatto sanamente incavolare D´Orrico. Proprio lui che ha la mania dell´endorsement positivo con tanto di iperboli (a Gennaio ha già eletto il giallo di Sascha Arango miglior libro dell´anno, per tacere di quando ha paragonato Follet a Dumas) ha stroncato tre libri - tutti e tre di piccoli editori - sulla base di una frase. Il giochino é questo: cita la frase e dice "buttato via il libro". Secondo me non si fa. Piccolo non corrisponde a bello, ma i libri si stroncano magari dopo averli letti, dandogli una possibilità.
Mi é sembrato irrispettoso nei confronti di chi si fa portatore di elementi di diversità, i piccoli editori, spesso (non sempre) preziosi, spesso (non sempre) sanamente lontani dal Mainstream.
Ma sappiamo come é D´Orrico.
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Per la cronaca Arango, citato sopra, é uno sceneggiatore e scrittore giallo tedesco. Sceneggia il Tatort di Kiel. Il Tatort é una mega-tradizione tedesca. Tante città, ogni città una coppia di investigatori, ogni storia (un´ora e mezzo) un film giallo. Di solito tutto fatto con grande professionalitá e buon ritmo.
Le sue sceneggiature per l´ispettore Borowski (che lavora appunto a Kiel, nostalgica città di porto) sono di solito molto azzeccate.
Per quel che ho potuto spigolare il "Miglior romanzo del 2015" ovvero La verità e altre bugie (edizioni Marsilio) mi pare molto meno riuscito. Beccati questa, D´Orrico.
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Questo inizio d´anno é stato caratterizzato da Eco e Houellebecq, era inevitabile.
Ma sarà un 2015 comunque ricco di ritorni eccellenti: Ellroy e la sua Perfidia (inizio di un nuovo ciclo su L.A), un doppio Amis (l´esordio Rachel´s Papers e l´ultimo Zone of Interest), l´israeliano Nevo che ci fece ridere e piangere con La Simmetria dei desideri, e poi ancora Carrere, molto probabilmente Franzen, il nuovo Modiano ad Aprile, e addirittura il proseguimento della saga di Millennium (Stieg Larsson) scritta dal biografo di Ibrahimovic (!) sulla base degli appunti e dei manoscritti lasciati da Larsson stesso. Sono scettico su questa cosa, ma vedremo.
Insomma, vi tocca seguire le mie anticipazioni.
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A malincuore parlando di anticipazioni: ce ne erano diverse che riguardavano la casa editrice Zandonai, specializzata in storie dell´est europeo. Purtroppo l´editore é fallito e quelle storie non raggiungeranno (più) le librerie. Mi é dispiaciuto molto, chiaro che in periodi come questo si crea un po´di selezione naturale, come scrivevo sopra piccolo non é sinonimo di bello, saper fare editoria non sempre corrisponde con il saper condurre un´azienda. Fatti tutti questi distinguo, mi sembrava stessero facendo un buon lavoro, e appunto mi dispiace. Spero possa risorgere, in qualche modo, in tempi più semplici.
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