LA PREVALENZA DELLA ROUTINE
Questo
romanzo era atteso, dopo che Nicholls aveva vinto e convinto con il
precedente - struggente e romantico - "Un giorno"
Ora,
non posso dire che questo "Noi" sia stata una completa delusione,
perché Nicholls ha mano comunque lieve e ironica, di sicuro il nuovo libro é
inferiore a "Un giorno"; di fatto quello era il romanzo
dell´amore irrealizzato e dell´adolescenza incantata delle sliding doors che
provocano rimpianti, questa é la storia della maturità, del matrimonio
realizzato e difficile e della paternità/maternità, il rapporto con i figli, la
ribellione di questi ultimi.
Insomma, già i temi "complottano" a rendere il romanzo meno incisivo: vuoi mettere un amore cercato ma difficile rispetto a uno realizzato e da ravvivare giorno dopo giorno?
Il
tutto é ralizzato attualizzando il tema tanto caro agli inglesi del viaggio
sentimentale (Connie, Douglas e il figlio Albia partono per un Grand Tour
Europeo, mentre il loro matrimonio sembra ormai essere agli sgoccioli...), con
il sottofondo ironico sul "tipo inglese" (un po´pedante, portato
alle insolazioni...) in vacanza. Qui si alternano pagine vivaci e riuscite ad
altre un po´accademiche dove davvero si sfiora l´effetto "guida
turistica". Peraltro il nostro paese ha un ruolo preponderante, e ne esce
tutto sommato bene.
Dove
il romanzo perde drammaticamente ritmo é nella descrizione della vita coniugale
dei protagonisti, qui avrebbero potuto essere "sfrondate 40-50 pagine senza togliere nulla al senso della storia.
Ho enumerato molte cose negative, ma in fondo il romanzo é gradevole e ci sono alcune battute graziose, dialoghi ben riusciti, scene risolte brillantemente. Nicholls probabilmente é un buon artigiano e non un grande scrittore. con Un Giorno ha toccato come dicevo corde forse piú sentite e intense, qui - come in un matrimonio un po´usurato - prevale la Routine - placida, non sgradevole, ma sempre di Routine si tratta
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