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LE ANTICIPAZIONI PER IL 2015. I BIG: ECO, HOUELLEBECQ, SALINGER, KEROUAC, BARNES

DI GRANDI NOMI E RIPROPOSTE

Recensireilmondo


Diamo fiato alle trombe e spazio ai Big, che vedremo in libreria a inizio 2015.

Inizio con un Big italiano, un´istituzione ormai, un precursore, un innovatore (in molti sensi). Umberto Eco in libreria a Gennaio per Bompiani con Numero Zero.
In pratica é la Umberto Eco´s take su P2, anni di Piombo, Gladio, storia nascosta e sporca dell´Italia, con una particolare attenzione ai meccanismi malati del cattivo giornalismo.
Eco ha fiuto, ed ecco che deve aver visto in libreria i vari Sarasso e De Cataldo e si sarà chiesto "ma che, c´ho scritto Joe Condor?". O forse avrà pensato a Ellroy. La tentazione del Grande Romanzo Complottistico Italiano, insomma. Sono felice che Eco non abbia restistito e curioso di leggerlo.

Un altro Big, un altro scrittore che fa discutere (e secondo me bravissimo) é Michel Houellebecq che a qualche anno di distanza dal riuscito "La carta e il territorio" torna in libreria con Sottomissione (sempre a Gennaio, sempre Bompiani).
Houellebecq sa come far parlare di sé, e questa storia non mancherà di far discutere: si immagina la Francia nel futuro, con Hollande battuto da una coalizione di destra che che porta all´Eliseo un presidente musulmano.
Non so (spero di no, perché non mi piacciono le montature puramente ideologiche) se il tutto si trasformerà in un pamphlet contro gli estremismi di destra e l´Islam. Spero di trovare le caratteristiche di Houellebecq che mi hanno conquistato: la visuale cinica, nichilista, spietatamente critica contro la maniera di vivere moderna, che porta (credo, nella visione dell´autore) all´annullamento dell´uomo, alla simbiosi completa coi propri simboli, siano essi religione o denaro o manie/perversioni.

Mi sposto radicalmente e vado negli Stati Uniti, con uno che Big lo é di diritto. J.D. Salinger. L´anno scorso circolo una notizia secondo la quale dal 2015 in poi - con modalità concordate direttamente da Salinger con il suo agente - sarebbero stati "aperti" gli archivi dell´autore del giovane Holden e quindi pubblicate sue opere inedite.
La pubblicazione non é ancora iniziata, ma per vie tortuose nel frattempo un piccolo editore indipendente ha trovato il modo di mettere le mani su tre racconti di gioventù di Salinger, di cui l´autore stesso non aveva registrato i diritti! A detta dell´editore stesso la Fondazione Salinger non ne sarà felice (le modalità di pubblicazione delle opere erano state dettate da Salinger stesso), ma il lettore magari si.
Ora Il Saggiatore sta proprio facendo uscire (previsto a Gennaio) in Italia questi tre racconti con il titolo di "I Giovani. Tre Racconti". Chi li ha letti parla di un Salinger giovanile ma già in forma (teniamo conto che il primo racconto é del 1940, l´autore era 21enne) - e a mio parere é proprio nella short story che questo scrittore si rivela più importante, capace e maestoso. Mi pare insomma ci siano motivi di interesse per questo primo Salinger inedito in tanti anni.

Un altro grande, molto spesso più discusso che letto, forse più influente che realmente talentuoso, é Jack Kerouac. Come molti altri, ho letto On the road, le prime 50 pagine mi hanno incantato, e devo ammettere che quel tono lirico, scatenato, colloquiale ha influenzato (deve averlo fatto) generazioni di scrittori. Ma il romanzo nel suo complesso l´ho trovato ripetitivo e mal costruito.
Mondadori porta in libreria a Marzo Pic, una sorta di secondo On the Road, originariamente scritto nel 1951 ma pubblicato postumo. É un racconto breve e non so quanto meditato, cioè quanto "concluso" e compiuto (i pareri trovati in rete sono eterogenei), lo segnalo comunque, credo che un´uscita di Kerouac vada comunque segnalata.

Last ma assolutamente non least, l´esordio di Julian Barnes che si chiama Metroland e verrà pubblicato da Einaudi a Marzo. Barnes ha un po´la faccia e l´atteggiamento compíti di chi non é mai veramente stato giovane. Eppure questa é una storia di giovani, di sogni non realizzati e rinnegati, di vite borghesi disprezzate e poi agite. Non ho (ancora) letto moltissimo di Barnes, ma ciò che ho letto e di livello tra il buono e l´altissimo (Il senso di una fine) per cui credo proprio che anche questo Metroland entrerà nelle mie librerie.

Per il resto l´anno porterà altri grandi scrittori in libreria per cui...stay tuned.

Commenti

  1. Non voglio far polemiche, almeno in questo periodo festivo, per cui salto alcuni autori, ma ti direi: di Kerouac, obbligatorio "Doctor Sax". Di Barnes, meglio (di gran lunga) i racconti dei romanzi (o semiromanzi tipo "Il senso ecc"). Delizioso "Gnossienne", compreso nel volume "Cross Channel".

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  2. mah, puoi dire quello che vuoi, le opinioni sono preziose, se espresse con rispetto ed educazione :-)

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