ETEREO, INCONSISTENTE, MODIANO
Scrivo di questo "ennesimo" Modiano, tipico, come questo scrittore sa essere: elusivo, etereo, quasi inconsistente.
Tanto inconsistente che lo avevo in casa doppio eppure non sapevo (ancora non so) se lo avessi già letto.
É una storia al 100% Modiano. Una giovane un po´perduta, angosciata, tormentata dai ricordi, crede di vedere sua madre - persa di vista (forse morta) anni prima - in metropolitana a Parigi. Da questo spunto inizia il consueto pedinamento di Modiano, per le strade e i luoghi della capitale francese, e nel passato e nei ricordi.
Tutto molto tipico, appunto, tanto che qui la recensione potrebbe confondersi o replicare quanto ho detto di tanti altri libri dello scrittore francese.
Rispetto comunque a opere più deboli come es. "Nel caffè della giovinezza perduta" qui la trama tiene di più, soprattutto l´aspetto latamente thriller, che crea una bella atmosfera sospesa e a volte sinistra.
Da leggere comunque se si è "completisti" di questo autore, altrimenti continuo imperterrito a suggerire Dora Bruder
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