MINORI IN MAGGIORE
Era il tempo per qualche anticipazione più "Piccola", ed ecco tre libri in uscita che possono suscitare curiosità o meno, che - ed é lo spirito con cui li propongo - percorrono o potrebbero percorrere strade differenti, alternative, più difficili, se vogliamo.
Inizio con un editore a cui mi sto affezionando, ovvero Zandonai, storie tra la mitteleuropa e i balcani.
Lo scrittore é in questo caso serbo, ma vive in Canada, e si chiama Vladimir Tasic. Sta per essere pubblicato da noi Dono d´addio, romanzo del 2001 molto acclamato in patria.
É una sorta di "concerto in 3 movimenti", costruito sui temi della memoria e della famiglia (il protagonista riceve l´urna con le ceneri del fratello scomparso da 12 anni), da questo spunto il protagonista stesso ripercorre la propria vita, all´ombra di una famiglia complicata, in una prosa che é definita poetica e ricca di umorismo.
Proseguo con l´est, uno scrittore russo che si chiama Dmitrjj Danilov, il libro é Posizione orizzontale e uscirà per Cartacanta.
In Russia ha suscitato scalpore per lo stile: si tratta della descrizione di un anno di vita di un uomo molto qualunque, riportato praticamente senza alcuna concessione all´emotivitá, con un linguaggio tra il medico, il cronachistico e l´entomologico.
Questo piccolo esempio preso dal sito del Premio Gorky:
"Sveglia controvoglia in tarda mattinata. Autobus 743, stazione di metropolitana. Freddo cane. Decisione di tornare indietro. Gioco a calcio al computer, la squadra vince e poi perde. Comprensione che è tardi, posizione orizzontale, sonno”
Ora, il libro é lungo 320 pagine e non so quanto possa "tenere" se giocato con uno stile del genere. Chiaro (penso) l´intento: ovvero ridurre la nostra misera (secondo l´autore) vita al suo minimo, alla sua essenza, una essenza di base meccanica, un combinato di azioni inutili. Come dicevo, sicuramente una storia differente. Poi si vedrà. Consiglio di sfogliarlo, prima di decidere.
Mi sposto ora in Francia con Mathieu Lindon, giornalista e scrittore molto conosciuto in patria, autore di un racconto-pamphlet contro Le Pen (unico suo libro pubblicato da noi ma ora fuori commercio), che fu un caso politico-letterario in Francia (il politico del Fronte Nazionale ne pretese ed ottenne il ritiro dalle librerie).
Sta ora per uscire da noi da Clichy (editore che ha "raccolto" l´ereditá francesizzante di Barbes) Una vita pornografica. Lo spunto é autobiografico, il personaggio principale - Perrin - cade nel gorgo della dipendenza, dell´eroina, una dipendenza esclusiva, tanto più dolorosa quanto più il protagonista non é un relitto ai margini della societa, ma un docente universitario, un uomo in carriera, un borghese, insomma.
La dipendenza dalla droga é vista in quanto tale, ma anche sul piano (forse un po´risaputo) della vita intera vista come dipendenza da qualcosa (l´amore, il sesso, l´opinione degli altri). Lo scrittore come dicevo in patria é stimato, il tema é "caldo", insomma sfogliare e decidere.
Oibò, siamo a Ottobre 2014. 3 mesi alla fine dell´anno. Non c´é davvero molto che NON ho anticipato. Ma spero di trovare altri spunti, presto. E sempre per lettori avveduti.
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