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LE ANTICIPAZIONI. HOUGHTON, AUB E UN NORVEGESE

STORIE DIFFERENTI?

In Indietracks per Recensireilmondo



A un certo punto a lasciare i libri troppo a lungo nella lista anticipatoria quelli prendono vita e ad esempio escono.
Tocca impegnarsi di piú.

Ad esempio é giá uscito - e se ne é discretamente parlato - Io sono John Scrivener dell´Inglese Claude Houghton (1889-1961).
L´ha fatto uscire da poco Castelvecchi.
Uno dei motivi di curiositá di questa storia definibile "sperimentale" é che pare abbia ispirato Orson Welles per Quarto Potere, immagino non per il personaggio principale (che la vulgata vuole invece ispirato al magnate dei media William Randolph Hearst) quanto per il metodo, per il procedere tramite indizi, punti di vista e omissioni.
É di fatto il ritratto di un personaggio enigmatico, e di un enigma non destinato ad essere sciolto. Il libro é stato negli anni amato e ammirato dai colleghi di Houghton, da altri invece criticato appunto per l´insoddisfazione di un mistero che non viene chiarito.
Lo "Porta" molto Serino di Satisfiction, qualsiasi cosa questo voglia dire o possa significare per le vostre scelte.

Passiamo allo spagnolo-messicano Max Aub (1903-1972), un altro atipico, un altro sperimentatore, una sorta di Bunuel prestato alla letteratura. Di lui da noi non si trova molto, e quel poco da Sellerio (tra cui la biografia del regista spagnolo, non a caso).
Ora sta per uscire da Skira (che non per niente nasce come editore di arti figurative) "Jusep Torres Campalans", una biografia immaginaria di un pittore inventato da Aub - con la particolaritá che Aub si industrió a far credere al mondo che Campalans esistesse davvero (tra l´altro organizzó due mostre di quadri del "pittore immaginario").
Quale sará il tema? La letteratura che si fa realtá che si fa invenzione? Dylan Dog che sogna un uccellino che forse crede di sognare Dylan Dog?
A parte gli scherzi, penso possa essere un´occasione buona per riscoprire un autore dimenticato, e per leggere una storia un po´diversa dal solito (magari confrontandola con la satira su Cattelan messa in scena da Parente nel suo "Il piú grande artista del mondo dopo Adolf Hitler").

Per ultimo un libriccino in uscita da Besa/Controluce.
Tra i norvegesi cosa ho letto negli ultimi anni? Il giallista Nesbo, poi il novello-Proust Knausgard, e ancora Johan Harstad con il suo "Buzz Aldrin" e poi Lars S.Christensen, da noi pubblicato con un paio di romanzi interessanti e poi subito dimenticato.
Ora se dico Kjell Askildsen uno si potrebbe mettere a ridere e fare giochini un po´alla Rainman (Kjell lo scrittore norvegese Kjell?).
Si tratta essenzialmente di uno scrittore di racconti classe 1929, considerato un minimalista, vincitore del cd. "Piccolo Nobel" Scandinavo.
Il libro che uscirá dal piccolo editore pugliese (e chissá quando, ma lo segnalo lo stesso) si chiama "Un vasto paesaggio deserto", é una short story di un centinaio di pagine basata su una rivalitá tra fratelli.
Le storie di Askildsen vengono accreditate come prosciugate dai sentimenti, esacerbate, popolate da solitudini e personaggi enigmatici. Insomma: una grande allegria (!), ma anche una maniera di andare in profonditá (o piú in profonditá) in una letteratura interessante (vedi sopra) come quella scandinava, e in questo caso norvegese.

Alla fine, non a caso ho usato la parola "occasione": é lo spirito delle Anticipazioni,é lo spirito di Indietracks; storie lontane del Mainstream, magari differenti dal solito, spunti di lettura, ecco, per non dimenticare il gusto della scoperta.

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