AUSCHWITZ SIGNIFICA TUTTO?
Sono inciampato in questo romanzo consultando WUZ come faccio di solito alla ricerca di novitá, di anticipazioni, di libri in arrivo. approfondisco e vedo che si tratta di uno scrittore (relativamente) giovane e brasiliano, e che si parla di identitá ebrea, e di Auschwitz.
Mesi dopo lo prendo, sono sorpreso dalla mole inferiore a come me la aspettavo, ma non sono deluso, anzi.
Laub dice cose non banali sui temi di cui sopra; é come se si chiedesse se Auschwitz (un caso di Auschwitz in famiglia, il nonno deportato e sopravvissuto) autorizzi a ricattare e ricattarsi moralmente. Se giustifichi tutto.
Quindi si parla di identitá ebrea ma anche di libero arbitrio, di famiglie (in particolare quella dell´autore), di condizionamenti, il tutto portato avanti con capitoletti brevi e volutamente frammentari - mi ha ricordato un po´la politica allusiva di un Modiano e la sinceritá portata agli estremi (ma declinata in senso meno prolisso) del norvegese Knausgard.
Laub non ci e non si fa sconti, e questo Diario della Caduta é decisamente toccante e riuscito. Peccato solo che sia passato discretamente inosservato (ma gli editori ci credono, in quello che fanno?)
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