LA RUBRICA ACCALDATA MA CHE NON MOLLA
Tra poco sára piena estate ed entrerá in buio tecnico la nostra editoria. Poche nuove uscite, grandi editori in vacanza, Siti Internet non aggiornati.
Nel frattempo vengono sparate ultime e importanti cartucce.
C´é ad esempio Guanda intenta a rilanciare un importante autore "mitteleuropeo", l´austriaco Peter Handke.
I vari supplementi letterari hanno dato spazio al "Saggio sul luogo tranquillo". Nella vasta produzione di questo autore, questi "saggi" (in originale Versuch ovvero piú propriamente tentativo, sperimentazione) sono storie divaganti e filosofeggianti e autoironiche sulla realtá, la realtá quotidiana, la banalitá del reale. Ne ha fatto ad esempio uno anche sul Juke-Box (Garzanti 2004) e in lingua tedesca ne é recentemente uscito un altro sui funghi (...).
Al di lá dell´interesse per questo autore, faccio qui notare una curiositá che mi ha strappato un sorriso (sapete, cuor allegro il ciel lo aiuta...). Il Sole24Ore, La Stampa e le recensioni in tedesco sono unanimi nel far notare che il luogo tranquillo del titolo altro non é che quello che una volta si chiamava la ritirata. Si, insomma, la Toilette.
La piú sussiegosa Bossi Fedrigotti e la stessa presentazione di Guanda tacciono questa circostanza, indicando piuttosto una molteplicitá di posti tranquilli ovvero alludendo molto alla lontana al prosaico "buen ritiro", che forse connoterebbe il libro in maniera troppo ironica allontanando potenziali lettori?
Ma su, non abbiate paura: é il cesso, la toilette, il gabinetto, il bagno, nel 2014 non é piú tabú! E poi Handke lo tratterá da par suo. E poi cosí ci mostra tutta la sua umanitá, no?
Ho raccolto altri tre spunti, spulciando web e giornali in questi giorni afosi.
I rapidi e astuti redattori di Satisfiction stanno provando a posizionare Jayber Crow (ometto il lungo sottotitolo) dell´americano Barry Wendell, come il nuovo Stoner! Inoltre prendenosi il merito di essere stati gli scopritori di quest´ultimo (o meglio, coloro che lo hanno pompato creando l´hype). Non so se fosse cosí, non ho seguito (né ho il séguito di Satistfiction stesso).
Nei miei sacri testi di americana questo autore manca.
Da noi lo pubblica Lindau, un piccolo editore (lo stesso che ultimamente ha pubblicato Mi Ricordo di J.Brainard).
Ci sono quindi motivi per incuriosirsi, magari prima sfogliando qualche pagina, a scanso di equivoci: in effetti il romanzo poco ha a che fare con Stoner, a livello di tematiche; sembra piú un´epica della campagna americana, un modern-day-Thoreau (la definizione non é mia, ma ci ho azzeccato subito googlando i due nomi insieme). Insomma il paragone con il romanzo di Williams sembra piú nato per potersi vantare (e se l´opera valesse, sarebbe un vanto a ragion veduta) di essere scopritori di perle nascoste.
Attraverso un articolo di Repubblica sulla Germania - in seguito alla vittoria della Nazionale tedesca ai mondiali - sono arrivato invece a un´autrice tedesca di cui ignoravo l´esistenza, ovvero Sybille Lewitscharoff.
La Lewitscharoff deve essere una donna e scrittrice a cui piace farsi molte domande, che predilige romanzi filosofici e di ampia riflessione sulla vita e sulle sue questioni fondamentali. O forse no, forse sono solo libri wannabe, inutilmente e falsamente pretenziosi, se vogliamo quasi incomprensibili.
Ambedue le critiche (positiva e negativa) hanno accompagnato in patria questa autrice. Da noi si trovano i romanzi Apostoloff e Blumenberg, ambedue da Del Vecchio.
L´autrice stessa ha avuto in patria ulteriori "dissensi" per una sua tirata davvero estrema contro l´inseminazione artificiale.
Una tipa da prendere con le molle, come si suol dire, e per ora averla citata valga giusto come spunto. Si approfondirá, visto che i piccoli editori li ho messi comunque "nel mirino" - e ancora di piú la letteratura che viene dal mio prolifico paese adottivo.
Last but non least. In questi anni mi hanno accompagnato con continuitá le fide Tirature curate dall´italianista Vittorio Spinazzola. Un ottimo strumento per avere una panoramica delle tendenze (i generi, i best seller, le "altre" arti alla riscossa, il mercato editoriale) del nostro mercato librario.
Non vedendolo uscire quest´anno temevo il peggio, e invece avremo anche le Tirature 2014 ma al passo coi tempi, ovvero solo in E-Book.
E lo sguardo resta fortemente "Obliquo", visto che si sottotitola "Videogiochi e altri racconti". Ottima lettura per l´estate (per i malati di dati e ricerca e saggi letterari)
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Mini-nota Nr. 1
Passato lo Strega? Si, ma forti se ne sentono ancora gli effetti.
Piccolo é rientrato in classifica, e la Stampa gli accredita ca. 5.000 copie post-vittoria, lo vede al 5° posto nelle classifiche di Narrativa Italiana (secondo il Corriere é al settimo).
Prossimo grande premio - il Campiello. Che mi pare presenti una cinquina qualitativamente piú presentabile.
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Mini Nota Nr. 2
Il Nuovo Pynchon uscirá a Settembre, e si chiamerá "La cresta dell´Onda" e non il piú fedele all´originale "Il confine del sangue".
Sostiene Einaudi che il titolo sia stato scelto dall´autore insieme al traduttore italiano.
Mia opinione: Il confine del sangue - privo del riferimento in lingua originale (Bleeding Edge é sia una forma di tecnologia "too early to be adopted", sia un accessorio di Iron Man nei fumetti Marvel) - suonava troppo "thriller"
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