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SPORTELLO EMERGENTI. BENITO GAGLIARDI - ONORA TE STESSO

FILE UNDER: REAL NAPOLI

Sullo Sportello Emergenti



AUTORE:

BENITO GAGLIARDI

 

TITOLO:

ONORA TE STESSO


CASA EDITRICE:

0111 EDIZIONI

 

LINK PER APPROFONDIRE:

Recensione e intervista con l´autore 

 

La qualitá dello Sportello Emergenti - qualitá soggettiva (cioé che ha a che fare con me) - sta anche nello stabilire un contatto con testi poco ordinari, se vogliamo originali; per questa storia in particolare utilizzerei due aggettivi: vera e ruspante.

É una storia che vive tutta dentro Napoli, e il filo conduttore é la camorra. Un filo conduttore portato avanti con sobrietá e realismo, vissuto dal basso - per cosí dire - cioé la gente comune, la gente dei quartieri e dei rioni e delle strade, persone non completamente cattive e compromesse, ma neppure completamente dalla parte dei buoni. Si parla dell´apparente impossibilitá di sottrarsi all´abbraccio fatale della camorra, perché bisogna andare d´accordo con tutti, perché tocca sfamare i figli, organizzarne il matrimonio con tutti i crismi, e poi semplicemente per paura, o per spirito d´emulazione.

Pur nella breve distanza di 120 pagine circa, la storia si puó dire polifonica, visto che vengono restituiti i punti di vista di 4 personaggi: Gennaro e la sua missione marocchina, Gianni e la sua laura che odora di riscatto, il ragazzino e la sua band in vena di spacconate (non senza un tocco di romanticismo tipo ragazzi della via Pal) e l´imbelle cassaintegrato Antonio.

Quando parlavo di veritá: le voci sono molto azzeccate, in un misto di italiano alto e dialettismi, con molto spazio a un umorismo a volte basso, ma rinfrescante e vivace. Come riferimento valido prenderei Sorrentino e Tony Pagoda, ad esempio.

Quando parlavo di storia ruspante: c´é la sensazione fortissima che l´autore sappia perfettamente di cosa parla, questa giá evidenziata veritá, questa visione dal basso, di strada, molto spontanea, a volte turba un po´determinati equilibri (possibili) della storia. Per una volta si vorrebbero 20-30 pagine in piú, prima di tuffarsi nel finale che non voglio anticipare ma dalla forte connotazione simbolica.

In tutti i modi un altro Sportello Emergenti che mi ha dato soddisfazione e una lettura svelta, sveglia e un autore che secondo me rimanendo sullo stesso filone (o anche no) puó fare ancora meglio.


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