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LIBRI E RECENSIONI. OGNI STORIA D´AMORE È UNA STORIA DI FANTASMI (LA BIOGRAFIA DI FOSTER WALLACE)

LA TRAGEDIA DELL´INTELLIGENZA






Credo che l´effetto di una buona biografia di uno scrittore sia quello di farti venire voglia di leggere, di scrivere (se ti diletti con la cosa) e - chiaramente - di scoprire o riscoprire il biografato, in questo caso David Foster Wallace, letto, mitizzato, adorato, a volte discusso, oggetto di un infinito dibattito che certamente deriva anche dalla particolare monumentalità della suo "masterpiece" Infinite Jest, dalla sua sopraffina e multiforme intelligenza e dalla sua tragica fine.

Con DFW ho avuto sempre uno strano rapporto, come se mi intimorisse. Avevo appunto iniziato Infinite Jest e lo avevo interrotto seppure fosse affascinante. Da non molto ho letto la non-fiction di "Considera l´aragosta", trovando una voce particolarissima, una intelligenza come dicevo superiore, che - indipendentemente dagli argomenti a cui viene applicata - illumina esattamente quegli angoli, quegli aspetti che ti sembrava di cercare da sempre.

Questa biografia è molto efficace nel descriverci di quale contorta genialitá si nutrisse tale intelligenza / ed è dolente nel raccontarci una storia di sofferenza e depressione.

Si tratta della storia della ricerca piena di contraddizioni del libro perfetto, dell´opera perfetta, della difficoltá a mettersi in gioco fino in fondo, del sentirsi in molte situazioni un atipico o un isolato, cosa che potrebbe anche risultare irritante, se non si conosce la malattia, se non si sa di cosa sia capace.

È la storia di almeno un´amicizia - con Franzen - anche quella costellata da contraddizioni, o addirittura da invidie, perché a Franzen - sembrava a DFW - riesce tutto più facile e più lineare.

È come dicevo e indipendentemente da tutto un racconto dolorississimo di cosa significhi la depressione e di come alla fine abbia trovato il modo di prevalere - inesorabile - nella vita dello scrittore. Come se quel tipo di intelligenza di cui si ritrovava dotato portasse inevitabilmente a una sensibilità iper-acuita, a una forma di costante insoddisfazione e difficoltá a darsi dei traguardi semplicemente raggiungibili, e quindi umani*.

È un libro consigliato, e non solo ai fan dello scrittore. E fa venire una insaziabile voglia di leggere, scrivere e - sopratutto - capire.


*mi rendo conto che il tema della "connessione" tra intelligenza e depressione sia molto più complesso di così. perdonerete la estrema semplificazione.





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