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THE SUNDAY CONVERSATION. FEAT: L´ARENA VIRTUALE, I SELF-PUBLISHED, BIANCONI

SI DISCUTE SENZA FARSI MALE

Sunday Conversation
    




Oggi sul Sole24Ore c´é una simpatica stroncatura dell´ultimo Paolo Giordano "Il nero e l´argento". Simpatica nel senso di maligna e crudele il giusto, allo scrittore non si perdona proprio niente.
Il problemino: la stroncatura é sotto pseudonimo. Zerlina.
Eppure varrebbe la pena, di metterci la faccia. Ricordiamo quelle belle polemiche tipo Critica Pensosa vs. Scrittori Pulp, Ferroni vs. Baricco e cosí via. Un´occasione perduta, a mio modo di vedere.

La critica tradizionale non dovrebbe aver paura del confronto, altrimenti rischia di lasciare campo aperto - e sarebbe un peccato (lo dico in conflitto di interessi) - ai Blogger e ai gruppi Social, dove la voce (presunta) competente si confronta con l´arena virtuale, e quindi quello che in buona fede dice castronerie, il troll di professione e cosí via.

Nei gruppi e in giro una delle dinamiche piú presenti é quella Lettore Avveduto e quindi Snob vs. Lettore della Domenica e quindi Ignorante.
Di solito si parte con post piú o meno innocenti su Volo e sulle Sfumature, e dopo volano piatti se non coltelli.
Torneró sull´argomento un´altra volta, andrebbe cercata una sintesi che ora non c´é. A chi mi chiede di Volo io certamente non vado a insegnare come stare al mondo, ma se posso e senza sembrare snob vorrei dire la mia e - senza offendere nessuno - consigliare esperienze di lettura (libri) meno banali.
Peró nell´Arena questo tipo di dinamica resta interdetta, e devo ancora capire perché.
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Avete visto come nello Sportello Emergenti siano presenti un paio di self-published che apprezzo particolarmente. In generale lo Sportello mi ha fatto entrare in contatto con libri interessanti e con persone gradevoli, alcune direi squisite, ma qui siamo nell´ambito dei fatti miei.

Parlando con loro mi sono reso conto di quanto sia complessa la vita di chi si pubblica da solo o esce per editori piccoli che sono in difficoltá a fornire promozione, visibilitá, supporto.

In effetti il Self "rompe" la normale catena di competenze di un editore (la cosa varrebbe per quasi tutte le professioni, immagino) ovvero L´Autore ha un certo tipo di competenza, e scrive. L´Editor sceglie e consiglia. Il Marketing e il PR "vendono", posizionano. Il Distributore piazza nelle libreria.

Il Self deve fare tutto da solo. E difficile avere tutte insieme le competenze di cui sopra. Qui sta il dilemma. Dilemma che poi porta a dare - credo giustamente - una certa importanza a essere presenti nelle calssifiche di EBook su Amazon. Perché ci sono anche i fenomeni che lí vengono notati e poi passano al grande o medio editore (piú probabilmente alla Newton Compton).

Non ho la soluzione. O meglio, nel mondo ideale Blogger piccoli come me e Self dovrebbero - nel rispetto della qualitá e quindi in maniera non marchettara - avviare un certo tipo di dialogo che fa bene a tutti e due, si arrichisce il Blogger, che accede a testi differenti e non necessariamente peggiori rispetto a quelli che si trovano in libreria, che puó dialogare molto piú direttamente con l´autore, e ai Self o Emergenti stessi che verrebbero recensiti.

Ma ognuno ha il proprio giocattolo, nessuno ha tempo, ahimé. Ci torneró sopra con qualche mini-intervista ai Self stessi e - se ne avró la possibilitá - a un paio di Direttori Editoriali (cioé il fatto che spulcino la Top 100 di Amazon é vero o leggenda metropolitana?)
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Sono quasi a fine Sunday e non ho ancora parlato di libri a parte l´accenno a Giordano. Record Mondiale, ma ci sará tempo o modo.
Potrei ad esempio parlare degli aforismi di J-Ax.
Piú costruttivamente, mi é saltato all´occhio che Bianconi dei Baustelle (per me non solo un cantante, anzi piú un poeta, un vero poeta che un cantante - nel canto ha dei limiti) dopo "Il regno animale" (passato abbastanza in sordina) fará uscire da Mondadori a Settembre un romanzo chiamato "Romanzo".

Questa é la sinossi, molto oscura e Baustelliana, di solito non compro libri scritti da cantanti e musicisti (lo so, non dovrei avere questi pregiudizi) ma questo credo che lo prenderó.

"Aspirante poeta in gioventù, Ivan è diventato famoso per aver scritto una serie Tv sugli zombi. Conosce Valentina, se ne innamora, e presto hanno un figlio. Ma una sera d'inverno lei viene travolta e uccisa da un'automobile. L'uomo al volante confessa alla polizia di essersi distratto scrivendo un sms sul telefonino. La felicità vera, completa, appena trovata, è spazzata via in un colpo solo. La tragedia rende presto Ivan molto simile ai non  morti della sua serie televisiva. Fin quando un lampo riaccende la sua vita: cosa avrà scritto l'investitore in quel fatidico messaggio? È l'inizio di un'ossessione per Ivan che comincia a seguire di nascosto l'uomo che ha ucciso sua moglie. Quello che scoprirà, con un inatteso colpo di scena, gli aprirà una nuova consapevolezza di sé e del mondo che lo circonda, e un nuovo rapporto con suo figlio"

A Domenica prossima. Rilassiamoci.

 

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