ARRIVANO I NOSTRI
Oh, le ultime anticipazioni erano piuttosto di nicchia (e va bene), qui vado invece su qualche carico da Novanta in uscita dall´autunno in poi. Carico da Novanta sopratutto per quanto riguarda le mie preferenze, intendiamoci, qui non troverete mai (anche se mai dire mai) Dan Brown o la Rowling.
Il primo é il maestro del postmoderno dal volto umano, Richard Powers. Una sorta di Pynchon empatico, di DeLillo piú umoristico, chi abbia letto Tre contadini vanno a ballare e Il dilemma del prigioniero forse puó capire perché lo dico.
Lui é un tipo di scrittore che predilige riferimenti alla storia, alle arti, alla scienza, lo fa peró in maniera secondo me lieve, e - nei romanzi sopra citati (un po´meno in Generositiv) con grande amore per i suoi personaggi e notevole fascinazioni per i grandi temi tipici ad altri autori post-moderni: la storia, l´osservatore, il caso, i complotti che forse non lo sono etc..
Il romanzo in uscita da Mondadori si chiama Orfeo (parliamo di Novembre) e negli USA ha avuto una ricezione entusiastica.
Lo spunto é Powersianissimo: un musicista classico (o piú precisamente una sorta di ricercatore e sperimentatore musicale) con l´hobby della genetica Do it Yourself (non ridete perché esiste veramente, cioé gente che fa ricerche sul DNA nel garage della propria casa) viene scambiato per un terrorista. La scienza e le sue deviazioni sono sempre ben presenti nell´opera di questo autore. Poi qui ci sono anche tanti riferimenti appunto alla musica classica. anche quella contemporanea, insomma molta carne al fuoco - come si suol dire.
É Powers quindi quando parlo di alcuni concetti quindi umorismo, amore per i personaggi etc...non aspettiamoci o non aspettatevi una prosa da intrattenimento, sono romanzi molto densi ma credetemi che ne vale la pena.
Rimango negli Stati Uniti per parlare un po´ del sommo Richard Ford. Non so quando uscirá in Italia, ma negli USA a fine anno é dato in pubblicazione Let me be Frank with you.
Il titolo é un gioco di parole. Frank = franco (lasciate che vi parli con franchezza). Ma Frank = Bascombe, il protagonista di Sportswriter, Il Giorno dell´Indipendenza e lo Stato delle Cose.
Ora la trilogia di Bascombe si avvicina secondo me a essere il vero Grande Romanzo Americano. É un america vera, provinciale, quella di Ford. Destini individuali che solo di rado incrociano La Storia Vera, forse non ne hanno bisogno perché assomigliano molto a destini qualunque, persone troppo occupate a mettere ordine nelle loro vite per poter essere permeabili ai grandi temi della modernitá.
E la prosa millimetrica e precisa di Ford, il suo coincidere perfettamente coi personaggi...un´azione ridotta all´osso, fatta di pensieri, aspirazioni e accadimenti minimi. Un´epica della provincia e dell´uomo qualunque, dove qualunque nulla a che fare col qualunquismo, ma significa, ecco significa "come me e te".
In Let me be Frank with you sono contenuti 4 racconti partendo dal punto di vista di Bascombe (come sempre in questa saga) e ambientati nel contesto del celeberrimo Hurricane Sandy che ha colpito le coste statunitensi nel 2012.
Tipico di Ford, l´evento deus ex machina, e studiare le reazioni dei suoi personaggi, con umorismo, con sguardo normalmente umano e disincantato.
Lo spunto puó sembrare furbetto (cioé come se l´autore avesse scritto 4 racconti distinti e poi si fosse inventato il punto di vista di Frank per attirare noi orfani della trilogia). Ma tutto quello che ha scritto Ford negli ultimi anni - o forse da sempre - va dal molto convincente al sublime, per cui.
Immagino che in Italia lo fará uscire Feltrinelli, e immagino se ne parlerá nel 2015.
Last but not least, Ian McEwan, con un romanzo simapticamente a tesi che uscirá in Inghilterra a Settembre e da noi (per Einaudi) é pianificato due mesi dopo, il tempo stretto sta a simboleggiare l´importanza che ha nel nostro paese questo autore.
Il titolo (immagino provvisorio) é The children Act e dico romanzo a tesi perché si parla di una famiglia che per motivazioni religiose rifiuta di somministrare cure al figlio gravemente malato.
Dico a tesi anche perché McEwan stesso ha stigmatizzato questo tipo di estremismo in alcune interviste.
A volte McEwan partendo da tesi o interrogativi morali (vedi L´Amore Fatale - ovvero la casualitá e il confine tra empatia ed ossessione) fa cose egregie, altre volte (vedi Miele - ovvero l´ambiguitá del tradimento, del tradimento di ideali e persone) risulta un po´manierato.
Immagino dipenda dall´ispirazione. McEwan é uno di quelli di cui compro tutto, per cui.
E ora potró tornare ai miei titoli di nicchia, per cui Stay Tuned
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