NON LI CONOSCIAMO MA FORSE DOVREMMO
Divaghiamo un po´ tra paesi, generi ed editori.
Mark Slouka é un scrittore americano giá pubblicato da noi nel 2007 da Ponte alle Grazie con "Il mondo svelato". Ora torna in libreria con L´etá delle promesse (sempre per lo stesso editore), un libro che stavo per ignorare in quanto un articolo trovato in Rete lo inseriva nella narrativa young adult, che - non so se a ragione - identifico con un genere commerciale studiato per attrarre i vampiristi e potteristi diventati adolescenti.
Ora, per una simpatica congiuntura, il libro é recensito sul Mucchio Selvaggio di questo mese, che per categorizzarlo fa 3 paragoni:
Stephan King-Cuori in Atlantide (poi nella recensione si parla anche di IT)
Jonathan Coe-La Banda dei Brocchi
Alan Sillitoe - La solitudine del maratoneta
Insomma un romanzo sull´adolescenza, ma non necessariamente per adolescenti. Con tali riferimenti, obbligatorio metterlo "In lista"
Tra i libri che dovrebbero trovarsi in imminente uscita, ne segnalo 3 che ancora non avevo "anticipato"
Aaron Grunberg é scrittore olandese piuttosto quotato e da noi coperto da Feltrinelli (credo il suo romanzo piú relativamente famoso in Italia sia stato "Il maestro di cerimonie").
Ora sta per uscire "Il libero mercato dell´amore", sempre per l´editore milanese, i temi sono la fedeltá, le relazioni, la volontá di dominio psicologico sul partner, o su un´altra persona, un nucleo di argomenti e storie (peraltro tipiche di questo autore) che me lo avvicinano a McEwan.
Jens Gröndahl é danese, anche lui molto quotato in patria e in Europa, da noi ci ha provato Marsilio con "Quattro giorni di marzo", davvero un gioiellino di analisi psicologica e di romanzo "sulla memoria" (una sorta di Va dove ti porta il Cuore con ben differente riuscita e sottigliezza).
Non deve avere avuto grande risonanza, perché a 4 anni di distanza é il piú piccolo (ma valoroso) editore Scritturapura a far uscire "Virginia" (che é del 2000), una storia conturbante di vita e destino, l´azione parte durante la seconda guerra mondiale, lei si innamora di un soldato inglese e lo nasconde, lui é innamorato di lei e la delazione sembra un´ottima scelta...lo scrittore é davvero finissimo nel captare sentimenti e quelle piccole grandi svolte che segnano un destino (mi baso su "Quattro giorni...") per cui mi sono incuriosito un bel po´.
Cambio epoca e paese, resto dai piccoli editori per parlare di tale Jacques de Lacretelle (1888 - 1985), scrittore francese di stampo realistico e magari per questo un po´messo da parte in un paese di grandi sperimentatori e killer del romanzo tradizionale (parlo del ´900).
Sta per uscire in Italia - da Lantana - "Silbermann", la sua opera piú nota, la storia di un ebreo preso di mira e perseguitato al tempo del caso Dreyfus. I temi e la trama - l´eterna storia dell´ebreo sofferente ma vitale, quasi in eterna espiazione di una sorta di peccato originale - é decisamente pre-Malamudiana, mi pare ci sia un revival della letteratura di questo tipo, potrebbe essere un´occasione per vedere un altro punto di vista, piú "europeo", rispetto alla tematica.
Per adesso mi fermo qui, ma nello zaino ne ho altre, da convidiere con voi...stay tuned
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