TAXI E PICCOLI GRANDI EDITORI
Allora, sono arrivato tardi, oggi era giusto per orientarmi.
All´aereoporto mi sono inflilato (solo) nella entrata alla fila di Taxi e il Tassista mi ha chiesto "posso aiutarla?". Volevo fare una richiesta tipo Aladino e la Lampada ma ho rinunciato.
Peró bene. I tassisti tedeschi chiaccherano, attaccano bottone. Lui macho ha inforcato gli occhiali da sole, messo la musica a volume alto senza chiedermi se la gradivo, non ha detto una parola e si é anche dimenticato che avevo il bagaglio da scaricare (non che chiedessi aiuto per prenderlo dal bagagliaio, ma almeno aprirlo, quest´ultimo).
Un po´frastornato ho girato in incognito per i larghi spazi del Salone, il fascino piú grande é dei piccoli editori, che stanno lí un po´in disparte ma non scherziamo Zandonai, Aragno, Del Vecchio, e poi i piccoli lanciati verso la sorte di medio tipo Nutrimenti, roba buona, non avete bisogno di stare in disparte Domenica (Giorno degli acquisti) compro, vi sostengo.
Va pianificato il Salone, se no uno si perde. Ho visto Claudio Bisio intento a non so fare cosa.
Ho visto i Filpqualcosa della Mondadori, insomma i libri che si leggono in verticale, piccini graziosi e sostanzialmente inutili secondo me.
In un paio di stand ho avuto veramente degli squarci di esaltazione, ad esempio da Zandonai quel folle di Arno Schmidt e Paesaggio Lacustre con Pocahontas. Non che sia fuori commercio, ma in libreria non lo trovi, fa strano vederne una piccola pila.
Ti viene da abbracciarli, questi piccoli editori finalmente presenti, alcuni delusi, alcuni distratti, alcuni sorridenti.
Ok, oggi era giusto una perlustrazione, domani si prova a concretizzare, bello comunque vedere addetti ai lavori, lettori, ragazzi, svedesi (ho incontrato due svedesi e grazie alle mie conoscenze elementari ho riconosciuto la parola "editore") tutti intenti a occuparsi di libri.
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