VEDI ALLA VOCE: THRILLER PSICOLOGICO
Mari ha una solida base di ammiratori, di entusiasti che mi hanno portato con sé e spinto a prendere in mano questo scrittore.Ho iniziato con Verderame per le dimensioni contenute.
Si tratta di un romanzo considerabile una sorta di thriller psicologico con elementi di romanzo di formazione. Mari é scrittore attento, consapevole e se vogliamo molto "Letterario". Conosce gli strumenti insomma, e li usa tutti. Bella in questo romanzo la scelta di utilizzare il dialetto lombardo per il (riuscitissimo) personaggio di Felice, e un (volutamente, credo) pedante registro alto per il ragazzino Michelin, sua guida alla ricerca della memoria perduta.
Peraltro la consapevolezza dello scrittore non ci nega momenti spontanei, teneri e riusciti, specie nella costruzione del rapporto tra i due.
Difficile parlare del finale senza fare spoiler, quindi ognuno si faccia la propria idea, proprio per come é costruito e poi risolto il libro a me sono venuti in mente Murakami (per come viene costruita la Suspense), Calvino (per il gioco che chiamerei meta-letterario, storia nella storia e cose cosí) ed echi del Sesto Senso e di Gadda (forse sopratutto per il linguaggio).
Nulla di eccezionale, va detto, ma divertente e godibile si.
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