SFUMATURE DI NOIR
Le mie elevate aspettative al mio primo Chandler non sono state al 100% soddisfatte - forse erano appunto troppo alte. Forse nella mia ingenuità ha giocato il titolo troppo evocativo - come quello di un fascicolo di Dylan Dog negli anni ´90, una storia toccante che mi aveva evocato più romanticismo, più partecipazione, più donne fatali.
Non so: é stato come andare in unristorante-Sushi, vedermi serviti degli antipasti squisiti e presentati benissimo e poi un piatto principale composto da rolls di quelli che si trovano anche nei banchi frigo dei supermercati.
Fuor di metafora: ottima preparazione, ma scioglimento che ho trovato tutto giocato sulla razionalità e poco sulla suspense.
Poi paradossalmente tra tanti personaggi "larger than life" (il protagonista Marlowe, Wade), proprio quello chiave (Lennox) risulta il più sbiadito quindi vanificando un po' tutta la "quest".
Fuor di metafora: ottima preparazione, ma scioglimento che ho trovato tutto giocato sulla razionalità e poco sulla suspense.
Poi paradossalmente tra tanti personaggi "larger than life" (il protagonista Marlowe, Wade), proprio quello chiave (Lennox) risulta il più sbiadito quindi vanificando un po' tutta la "quest".
Però va beh é Chandler, é hard-boiled, scrive da dio, sentenzia a tutto spiano - quindi tre stelle "anobiiane" e passa la paura.
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