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LIBRI E RECENSIONI. MARTIN AMIS - LIONEL ASBO

MARTIN AMIS E UN MODERNO ER(R)O(R)E


su Recensire il Mondo



Martin Amis è un genio. Un genio delle parole. Uno scrittore geniale, insomma.
E come tutti i virtuosi (Paganini, o forse solamente Malmsteen) ogni tanto abusa un po´, accontentandosi (Cane giallo? chi ha detto Cane Giallo?) di giocare con le parole, tirare fuori qualcuno dei suoi personaggi bizzarri, infilarci un po´di pornografia e chiusa lì.

Ma dopo Cane Giallo l´ispirazione deve essere tornata (ispirazione? direi LAVORO, duro LAVORO). Abbiamo avuto la Casa degli incontri, abbiamo avuto la Vedova incinta, ora abbiamo Lionel Asbo.
Che non è un capolavoro, intendiamoci. Ma è Amis come lo conosciamo: divertente, satirico, ma a volte anche sinceramente innamorato della vita e delle sue creature (ah, le pagine dedicate alla neonata).

È Amis che tra un romanzo e l´altro prende ossessioni e perversioni (mi parla; questo scrittore MI PARLA) e ce le sbatte in faccia come a dire - lo so che a queste cose ci pensate anche voi, cosa credevate? Pornografia sopratutto (qui le MILF e le GILF e addirittura le DILF).

Se all´inizio il romanzo - seppur appunto divertente - mi sembrava fin troppo a tesi e con un protagonista (il teppista Lionel, appunto) ben oltre i limiti del grottesco, a un certo punto mi è capitato di cominciare a entrare nel suo mondo e addirittura (terrore!) in parte ragionare come lui, sempliciotto, violento, misogino.
Uno che vuole tutto - e che per questo deve accontentarsi del vuoto.

Eh...ah certo: a circa metà del romanzo vedendo come mi stava parlando e cercando di razionalizzare ho pensato: ecco - Fabrizio Corona. Ecco di cosa parla questo romanzo. E quindi: non ditemi che non è attuale, e non ditemi che alla fine non ci riguarda. Se pensate che non lo faccia, fatevi un giro su Facebook, su fatelo.
E salutatemi Lionel, o Fabrizio.

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