ETEROGENEAMENTE
Ne é passato di tempo da quando Venditti cantava "...non ti solleva Milan Kundera...".Ovvero - come uno scrittore adelphianamente diventa di moda, forse per il titolo del suo romanzo più celebre, forse perché faceva tanto radical-chic-snob.
Sia come sia, Kundera é (era?) un grande scrittore, e pensando che Adelphi sta per fare uscire (in anteprima mondiale, se ben ho capito) il suo nuovo romanzo, e apparentemente nessuno se lo sta cagando (scuserete l´espressione), viene da pensare "sic transit gloria mundi" (se poi pensi che era teoricamente nella listona del Nobel).
Il romanzo si chiama "La festa dell´insegnificanza", esce il 30 Ottobre, é smilzo, e la descrizione che si trova su IBS fa pensare al peggio o anche al meglio. Io Kundera l´ho letto tempo fa e lo ricordo scrittore ironico, di personaggi, di idee, e raffinatissimo. Può anche essere che quella di Adelphi sia una strategia - chissà.
Restiamo in mitteleuropa.
Robert Musil. Io L´uomo senza qualità me lo sono goduto.
Ora da Marsilio sta per uscire Il Redentore, ovvero una prima bozza del romanzo sommo, più grezza, se ho capito bene più corporale, meno schermata da filosofia e ironia.
Ci sarebbe da pensare alla fregatura - al raschiare il secchio - se l´operazione non fosse nata da uno studioso Musiliano, il che mi fa pensare al piacere di leggerlo e - di conseguenza - al piacere di rileggere L´uomo senza...
Mi sposto in Francia.
Patrick Modiano: Lantana sta curando con attenzione un´opera di riproposizione delle opere di questo autore cosí particolare, se vogliamo antipatico e ripetitivo e a tratti avvincente. E´ frustrante che i primi e in Francia più apprezzati romanzi (a partire da Place de l´Etoile) non siano pubblicati in Italia ma tant´é.
A Novembre arriverà Primavera da Cani. E´ Modiano al 100%. Libro breve. Politica del ricordo, ricerca e pedinamento. Di solito non resto deluso, anche se Dora Bruder (procuratevelo, rubatelo) era tutta un´altra cosa.
Marc Dugain - uno scrittore francese affascinato dalla storia criminale americana. E´ quello che ha scritto "La maledizione di J.Edgar", furbescamente uscito in concomitanza con il Film con Di Caprio. Il libro era ben fatto e anti-americano e molto incentrato sui Kennedy, più che su Hoover.
Ora lo scrittore si dedica a un serial-killer americano, cambia editore italiano (ISBN, prima era Passigli) - il serial killer si chiama(va) Eduard Kemper, era altro tipo 2,06 m e non a caso il libro si chiama "Viale dei giganti". Per chi ama il genere - per chi apprezza il genere a metà tra giornalismo e fiction, vedi Truman Capote, Tom Wolfe e altri.
Un salto nei paesi nordici - a Novembre esce "La vita perfetta di William Sidis" del danese Morten Brask - da Iperborea.
William Sidis era un bambino prodigio americano (ecco, la fascinazione degli scrittori europei per la storia US). Lo scrittore ha grande reputazione nel proprio paese natale (il che può anche voler dire niente), e si affaccia ora in Francia, da noi, in Germania - diciamo che lo spunto é interessante e per il resto ci fidiamo di Iperborea?
Ok, volevo fare un salto anche negli USA, ma me lo tengo per domani - così come un ritorno in Italia
Stay tuned...
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