FILE UNDER: SEGNALI DI VITA
AUTORE:
DEBORA MARIA MONDELLA
TITOLO:
QUARANTA RUGGENTI
CASA EDITRICE:
EDIZIONI ArcheoAres
LINK PER APPROFONDIRE (MICASOTUTTOIO):
Quaranta Ruggenti
Due cose mi sto predisponendo a fare iniziando questa recensione
a. keep it simple
b. non parlare di me
Per questo riassumerò in poche parole la storia di come ci si sia arrivati, a questa lettura e recensione. Diciamo che per una serie di circostanze sia io che l´autrice eravamo convinti che non fosse il caso.
Una di queste circostanze é Baricco, ma questa é un´altra storia, come si suol dire.
Ok, keep it simple.
Mi é piaciuto e ci ho trovato del valore. Ed é stato per me sorprendente perché si tratta - dal punto di vista delle dimensioni - di un racconto lungo ma allo stesso tempo Quaranta Ruggenti non é una vera e propria narrazione, bensì piuttosto un insieme di riflessioni che accumulandosi costruiscono il quadro di una (giovane) vita.
Il rischio con questo tipo di opera é che ci si trovi davanti a una sfilza di sagge, pseudo-anticonformiste, insopportabili e sentenziose frasi fatte.
Altro rischio: che tutto rimanga molto personale, che insomma il lettore si trovi di fronte a una sorta di diario tutto autoreferenziale e non scatti quella cosa fantastica chiamata identificazione.
I due rischi vengono quasi sempre scongiurati.
E gli elementi che in questo senso giocano a favore sono banalissimi: un´ ottima dose di verità e densità, e una grande vitalità, che non sarebbero però sufficienti se non ci fosse di base del talento.
Insomma c´é una urgenza nel raccontarsi e raccontare, e non manca la capacità di sbozzare le frasi e accompagnarle una all´altra creando un fluire unitario e appunto evitando nella maggior parte dei casi i rischi di cui sopra.
Insisto sull´elemento vitalità perché il personaggio che dice io (che identificherei con l´autrice) sembra avere una vera e propria sete di vita, di scoperta, e di comprensione e di conoscenza ed esposizione di se stessa - questo é decisivo nel coinvolgere il lettore (anche quello che come me si era avvicinato con qualche scetticismo) e non lasciare quindi che il tutto rimanga una personalissima faccenda di chi scrive.
La cosa che mi sento di dire in prospettiva futura é: brava Debora, e ora raccontaci una storia. Nel senso che piacerebbe vedere applicate queste qualità a un racconto o romanzo con personaggi e intreccio e dialogo. Vedremo se questo sia nei programmi dell´autrice - perché é una sfida e (a mio modo di vedere) sarebbe un upgrade e quindi un percorso di crescita.
Nell´attesa, il giudizio su questo "Quaranta ruggenti" é come detto positivo - un altro giorno parleremo di Baricco, forse...
ps: a Gennaio 2014, il libro ha raggiunto la seconda edizione, not that bad
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