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LE ANTICIPAZIONI. COE. DREISER. WOLFE.

SOLO TRE, MA PESANTI

Per quanto mi riguarda e per motivi diversi tre "carichi" importanti, in uscita tra l´estate e l´autunno.

Iniziamo - oh si - da Jonathan Coe. Siamo orfani della sua narrativa da Maxwell Sim (2010) che poi era gradevole ma non eccezionale.
Ad Agosto esce da Feltrinelli Expo 58, che dalla trama sembra il tipo di romanzo very british, ironico e discretamente intricato in cui lo scrittore inglese (potenzialmente) dà il meglio. In questi giorni (tempi) in cui si parla di Europa, non é probabilmente un caso che Coe ambienti il suo romanzo agli albori della stessa, a Bruxelles nel 1958 in occasione dell´esposizione internazionale che dà il titolo al libro. Il resto é - come si suol dire - "tutto da scoprire" tra una storia d´amore e una spy story giocata sui toni dell´ironia. I lettori inglesi paiono aver gradito.

Quando ero ragazzo si trovava in libreria Una tragedia americana di Theodore Dreiser. Adesso é fuori commercio, e queste cose mi rendono compulsivo - nel senso che ora se vedo, mi interessa e penso che un giorno potrà non trovarsi più, compro.
Questo mi porta a parlare del fatto che Eliot farà uscire ad Ottobre Sister Carrie ovvero il primo romanzo dell´importante (e da noi dimenticato) scrittore americano.
Forse come per altri scrittori es. Dos Passos l´impianto solidamente realista/naturalista può aver fatto pensare agli editori che questi testi siano ormai datati e inadatti al gusto dei lettori di oggi? Forse Dreiser era più fatica e fatti che genio, quasi un accigliato cronista che voleva racchiudere nelle sue pagine tutto il mondo, come in un enorme - infinito - rotocalco?
Per quanto mi riguarda, da quando sono rimasto deliziato da "I Viceré" di De Roberto, diffido di chi vuole insegnarmi che certi scrittori sono datati e fuori moda.
Per cui sono contento che si inizi a ristampare Dreiser, poi se resterò deluso ve lo dirò.

Altro autore USA - altro autore indigesto. Thomas C.Wolfe. Classico personaggio larger than life.
Un gigante di due metri, scrittore torrenziale, presunto genio, egocentrico, irascibile...basta leggere "Max Perkins, l´editor dei geni" per acquisire una certa familiarità con questo scrittore finora trascurato in Italia.
D´altra parte il personaggio era difficilotto: poco selettivo, innamorato della propria scrittura, riempiva il proprio editor di carte, prime e seconde stesure, bozze, storie parallele...e l´editor tagliando e cucendo da tutto questo creava dei romanzi, che resero Wolfe un autore di un certo successo negli anni ´30.
Ora sempre da Eliot é in uscita a Novembre "Oh Lost" che altro non é che la versione "uncut" (cioè quella che avrebbe voluto lo scrittore, non editata da Perkins) di "Look Homeward, Angel", il primo romanzo di Wolfe.
Avvertenza: non sarà per tutti i gusti, se ho ben capito lo stile dell´autore, i suoi autocompiacimenti, i riferimenti alla propria biografia, però anche un lettore ogni tanto deve rischiare - e comunque per la letteratura tutta é rincuorante che ci siano editori che vanno a scavare e ripescano anche scrittori non commerciali e a rischio dimenticatoio, no?

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