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MUSICA. MY WASTED YOUTH. HEAVY METAL DUE DI DUE

IO NOSTALGICO DEL METAL

Passo dal "noi" all´io - umilmente visto che un mio amico mi ha un po' trattato da fuori di capoccia per avere determinate nostalgie da lui evidentemente non ritenute di sufficiente qualità

Per finire vorrei soffermarmi sul lato morbido (ma neanche troppo) e melodico e se vogliamo punkeggiante e comunque modaiolo del genere.
Quindi da quello che con diverse accezioni si chiamava glam o street (generi diversi a volte con sovrapposizioni) e poi il Pop-Metal o Melodic Metal o AOR (anche qui bisognerebbe essere più precisi, ma oggi mi sento massimalista)

Per quanto concerne il Glam/ Street - i got your number on the bathroom wall

Ok i Motley Crue hanno fatto grandi cose, gli LA Guns un paio di album notevoli, i Guns´n´Roses hanno scritto grandi pagine ma a un certo punto sono implosi e poi é questione di nostalgia e quindi di un particolare gancio aggancio emozionale con un gruppo, con un album o un insieme di canzoni che ti dicono o danno quel famoso "qualcosa in più".

Quindi per me il gruppo street/glam per eccellenza sono i Faster Pussycat. Gruppo trucido e stradaiolo tanto da far sembrare nel confronto i Motley dei veri lord (va bene - esagero un po') e sopratutto band minore, quindi destinata all´insuccesso, al disfacimento (musicale e fisico) e quindi incredibilmente veri e urgenti.

Il primo disco é quello che si distingue, con l´incredibile falsetto miagolante di Taime Downe, i riff elementari e a presa rapida, l´approccio neanche troppo latamente punk - molto New York Dolls - e ancora i testi "very basic" sesso & droga.

Negli album successivi la band ha puntato al bersaglio grosso, ha provato a ripulirsi un pochino (anche se é chiarissimo cosa intendessero con "Big Dictionary, she wants my vocabulary complete from A to Z") a variare la ricetta (peraltro ottenendo grandissimi risultati con la ballad autobiografica - dedicata al padre - "House of pain") ma trovo che non abbiano più raggiunto i vertici di compattezza e spontaneità del primo self-titled.

Ah, se parliamo di spontaneità e compattezza dovrei anche citare alcuni episodi dei Poison (vedi "Talk dirty to me" e le sue atmosfere pre-college) ma appunto vado in ordine di significatività

Quella gran faccia di c... di Don Dokken

Ai tempi leggevo Metal Schock e HM e toccava vivisezionare anche le (interessanti e variopinte) vicende private dei vari artisti (?) e quella che loro stessi chiamavano con termine tipicamente americano nella propria sinteticità "attitude". E  quella di Don Dokken pare fosse da classica star bisbetica, insomma grande ego, litigi vari coi componenti della Band e così via.

Detto questo, con nessun LP di Metal melodico sono entrato in sintonia come con "Under lock and key" - momento di maggior fruttuosità (traduco dal tedesco Fruchtbarkeit, non so se il termine esista anche in italiano - e sopratutto non so se in tedesco abbia il significato che sto provando a dargli) della collaborazione tra Dokken e il (supremo, nel suo genere) chitarrista Lynch. Songwriting praticamente perfetto in In My Dreams (oh: il coro celestiale, poi il riffone, poi il vocione roco di DD che entra) e la magica It´s not love, ovvero il singolo pop metal perfetto (e in effetti l´album aveva venduto più di 1 milione di copie).

Ritengo che il resto di quello che hanno fatto i Dokken sia stato sostanzialmente trascurabile ma questo dannazione é il mio Blog e quindi prevalgono le mie, di sensazioni.

Per giustizia dirò che per me il vero gruppo pop-Metal sarebbero gli Europe, ma sono una band cosi legata alla mia adolescenza (e poi neanche veramente pop-metal visto che a parte il boom di The Final Countdown e il paio di album seguenti - peraltro egregi - il resto della loro produzione é solidamente Hard Rock di marca Rainbow et similia - pur con qualche deprecabile tentativo di attualizzarsi in senso nu-metal) che perdo lucidità e quindi non vorrei tediare troppo.

Adesso ci vorrebbe una bella frase di chiusura ma non mi viene niente - spero qualcuno si riconosca nelle mie riflessioni (anzi ne sono sicuro) e torno ad ascoltare i Local Natives e (ora sul mio I-Pod) gli Olympic Swimmers (che poi non sono neanche male)

Commenti

  1. Ciao e complimenti per i post davvero interessanti. Poichè mi piace molto quello che scrivi desidero chiederti se ti va di iscriverti al ring http://ilcircolodellearti.myblog.it . Mi farebbe davvero molto piacere. A presto!

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  2. grazie del commento...ora dó un´occhiata al ring...

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