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LE ANTICIPAZIONI: TRE ITALIANI PER IL 2020. GENOVESI. FONTANA. PATRIARCA

BUONE PENNE NOSTRANE

Cadrò, sognando di volare


Dopo la prima tornata di Libri in uscita nel 2020, dedicata essenzialmente ad autori esteri, ecco alcune novità italiane vicine nel tempo, non molte ma di valore, il tutto attendendo di poter parlare di libri come quelli di Demetrio Paolin, Stefano Corbetta, Roberto Camurri a cui tengo molto, ma che vedremo più avanti nell´anno.

Inizio con il ritorno di Fabio Genovesi, di cui Mondadori pubblicherà a breve Cadrò, sognando di volare (il titolo ha già suggestioni rock con Falling and Flying di Jeff Bridges o Learning to fly di Tom Petty).
Ho adorato il primo Genovesi da Versilia Rock City a Esche vive, dove mi sembrava che lo scrittore seguisse con successo e proprio apporto di personalità le orme di un grande affabulatore della provincia e della "formazione" come Niccolò Ammaniti.
Anche Chi manda le onde si leggeva con grande piacere, pur facendo secondo me qualche concessione al "gusto generale" (ammesso che ce ne sia uno), da lì non avevo seguito più, visto che il successivo Il mare dove non si tocca mi pareva, dai cenni di trama, seguire questo tipo di apertura verso storie di ragazzini, con contorno "poetico"-lirico, che ai tempi andavano per la maggiore (vedi Geda, vedi Bartolomei) ma che meno rientravano nei miei gusti personali.
Questo nuovo mi pare invece avere un bel gancio, con la vicenda di un ventiquattrenne studente in crisi che per motivi di "leva militare" si trova a fare servizio civile in un ospizio per preti, dove incontra un direttore scorbutico ma che, come lui, ha una passione insana per il ciclismo. Il protagonista si chiama peraltro Fabio, potremmo quindi  attribuire allo scrittore intenti auto-biografici, il che non guasta affatto. Io lo attendo.

Abbiamo poi il nuovo di Giorgio Fontana, dopo i molto buoni Morte di un uomo felice e Un solo paradiso (che però non ha avuto presso altri lettori il consenso del precedente) Fontana, non ancora quarantenne, si cimenta con la saga familiare-storica ad ampio respiro di Prima di noi, quasi novecento pagine in uscita a fine Gennaio per Sellerio.
Si tratta delle vicende ad ampio respiro di una famiglia friulana qualunque, i Sartori, dal 1917 al 2012, con la classica convergenza di fatti personali e Storia tipica di questo tipo di romanzo. Dove decisivi come al solito saranno ritmo, lingua, visione e piglio. In Morte di un uomo felice e nel precedente Per legge superiore lo scrittore lombardo ha mostrato buona mano nel saper sbozzare personaggi veri, credibili, e calarli in un dato contesto storico, ma su un formato più breve, maneggevole. Sono davvero curioso di vedere come se la sia cavata questa volta.

Finisco con quello che sembra essere un saggio.narrativo e di costume un po´ alla Foster Wallace, ovvero Tropicario italiano di Fabrizio Patriarca (reduce dai discreti consensi del romanzo L´amore per nessuno) in via di prossima pubblicazione, parliamo sempre di Gennaio, per 66th and 2nd.
Si tratta di una serie di reportage che tengono fede al titolo e vedono il "turista italiano" (in questo caso lo scrittore) in diverse situazioni e geografie, Bora Bora, Dubai e altri luoghi che fanno parte di un immaginario turistico che la fascetta dell´editore definisce distopico. Una buona maniera, mi pare, di conoscere l´autore e confrontarlo coi suoi modelli (sempre la fascetta nomina Moravia, Soldati, Manganelli, Pasolini) e magari con i saggi in tema di DFW, che è suggestione mia.

Solo tre libri questa volta, ma credo "densi" in attesa di nuove anticipazioni americane e mitteleuropee in arrivo. Stay tuned.

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