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LIBRI E RECENSIONI. CLAUDIO MARINACCIO - LA FOLLE STORIA DEL KAMIKAZE CHE NON VOLEVA MORIRE

PULP FICTION (!)

Seguo Claudio Marinaccio da tempo, ci si segue su Facebook, ogni tanto ci si saluta alle manifestazioni letterarie, e ogni tanto esce un suo libro (ogni tanto anche un mio).

Dopo l´esordio di Come un pugno e il secondo, umoristico, Non disturbare arriva ora questa raccolta di racconti, La folle storia del kamikaze che non voleva morire, che prende il titolo da uno di essi, forse il più scatenato e nero e surreale.

Marinaccio aveva dichiarato prima dell´uscita del libro la sua volontà di omaggiare attraverso questi racconti alcuni dei suoi scrittori preferiti (ma ci sono anche tanta musica, tanta cinematografia), e in effetti il ragazzo è gradevolmente citazionista, ma questo non nasconde rispetto ai libri precedenti una crescita in primis "tecnica", nella confezione del racconto, nella visione, nella gestione del colpo di scena.

Nella maggior parte dei casi siamo in territori tra noir, horror, surreale, e tutte e tre le cose accumulate selvaggiamnte alla Quentin Tarantino, e non credo di dover aggiungere altro. Mi pare che Marinaccio abbia comunque la qualità peculiare di gestire bene - in questo contesto -  i due registri della nostalgia e dell´Humor, che consentono a questi racconti di distinguersi, visto che il numero di trame e combinazioni a disposizione non è infinito.

Un padre e un figlio intrappolati in una casa di montagna in un mondo di zombi, il passeggero di un treno che sogna un´intera canzone di non dico chi, un esperimento medico particolare, destinato a produrre storie forse mentali forse no, questi alcuni degli spunti,tra situazioni e "letture" che consentono allo scrittore di dare sfogo alla propria fantasia scatenata e in qualche momento psichedelica, altre volte lo portano su un livello di compiutezza superiore, dove la costruzione e la struttura ingabbiano e incatenano le prime, portando secondo me alle prove più felici.

Al di là delle parolone e dei tentativi di critica, questi sono racconti molto divertenti, in sé per sé e anche per l´aspetto citazionistico già citato, e ancora per i frequenti riferimenti incrociati interni.
D´altra parte chi conosce Claudio Marinaccio credo veda come lui vive e ama la scrittura: al di lá del discorso su pregi, difetti, crescite, potenziale, sono certo che questo aspetto si veda evidente in questi racconti.

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Informazioni sul libro
Claudio Marinaccio - La folle storia del Kamikaze che non voleva morire
Ed. Miraggi 2018
144 pg.
Attualmente in commercio
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P.s...: molto belle anche le illustrazioni di Luca Garonzi

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