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LIBRI E RECENSIONI. FERNANDO BERMÚDEZ - LA METÀ DEL DOPPIO

LE STORIE NELLE STORIE


La traduzione italiana de La metà del doppio di Fernando Bermúdez costituisce intanto un'interessante riscoperta, o forse meglio un'emersione: si tratta dell'opera finora unica di uno scrittore argentino poi emigrato in Svezia, dove è tuttora attivo in campo letterario ma come insegnante. Questa raccolta di racconti risale al 1997 e arriva da noi tramite l'impegno del traduttore e curatore Gianni Barone e dell'editore Spartaco. 

Se si parla di Argentina, pensare a scrittori dell'immaginazione, del fantastico (in senso lato) e della letteratura di letterature (o storia di storie) come Borges, Piglia, lo stesso Cortázar è in questo caso pertinente: l'incisiva postfazione di Barone porta il titolo "la scrittura che scrive se stessa mentre si guarda scrivere" e l'espressione mi pare calzante, precisa. Queste storie vivono una dimensione perlopiù metanarrativa, con garbo, talvolta declinante nel fantastico-onirico, e in questo genere hanno esiti che vanno mi pare dal più che sufficiente all'ottimo. In effetti Bermúdez "riprende" i racconti e le situazioni prima di rischiare il puro gioco letterario-combinatorio e la freddezza che a volte può caratterizzare narrazioni di questo tipo: lo fa mantenendo una cornice realistica, individuando situazioni tipiche e quotidiane descritte con penna rapida ed espressionista, insistendo sul lato umano dei personaggi, delle loro pene e dei loro fardelli sbuffanti.

Prendiamo Hugo Talmann, morto a New York, uno dei racconti più suggestivi; avrebbe tutto per deragliare in direzioni risapute, parla infatti di uno scrittore che soffre di una particolare "ipertrofia di storie" che ne mette a repentaglio la salute, in parallelo si racconta la vicenda della sorella che compie un viaggio (forse immaginario?) per andarlo a trovare in Patagonia, anche se lui non vive in Patagonia. Ma la gestione del ritmo, la descrizione di ambienti e luoghi, il gusto del dialogo e la grande sensibilità della scrittura evitano i rischi che descrivevo sopra e così in altri della raccolta. I due che la aprono e la chiudono sono peraltro quelli che più si attengono a una dimensione realistica e anch'essi appaiono tra i più riusciti, segno dei diversi strumenti a disposizione dello scrittore e dalla sua capacità di utilizzarli e giocarli. Qualche eccesso didascalico in un paio di passaggi (concentrati in uno dei racconti) si perdona pensando che si tratta non solo di un unicum, ma anche di un esordio.

A quanto so, Bermúdez (ora collocato a Upssala, famosa città universitaria svedese) sta ora scrivendo un romanzo, e sarebbe interessante vedere in quale direzione si sia sviluppata la sua narrativa. Nel frattempo chi apprezza certi modi della letteratura argentina-sudamericana, troverà soddisfazione - anche per la grande cura editoriale - in questa raccolta.

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Informazioni sul libro
Fernando Bermudéz - La metà del doppio
Traduzione e postfazione di Gianni Barone
Ed. Spartaco 2020
140 pag.
Attualmente in commercio

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