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LE ANTICIPAZIONI. LERNER. VÁSQUEZ: GARCIA. SMITH. MCEWAN. POWERS. PYNCHON

I NON TRASCURATELI E I LIBRI DELLA SPERANZA

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Tra qualche tempo, va detto (scrivo nel Marzo 2020 del Coronavirus), saremo agli sgoccioli per quanto concerne le anticipazioni, perché i nuovi libri in uscita vengono rimandati e il contesto è altamente incerto.
Ma non mi lascio scoraggiare e vi lascio questi ulteriori "Non trascurateli", libri usciti poco prima del blocco e che non meriterebbero di cadere nel dimenticatoio.
Ma come segnale di speranza, contemplo, come se nulla fosse successo, anche alcuni romanzi teoricamente in pubblicazione i prossimi mesi. Speriamo il pensiero positivo porti bene.

Inizio con Ben Lerner e Topeka School (Sellerio). Lerner è uno dei nomi emergenti se non emersi di una contemporanea americana che si muove tra auto-fiction e postmoderno "disfunzionale" alla Franzen.
Devo dire che ero rimasto entusiasta dell´ultimo Nel mondo a venire, che aveva fatto un po´storcere il naso a chi al contrario non apprezza troppo certi giochi (?) metaletterari.
Nel nuovo libro ricompare Adam Gordon, alter-ego di Lerner già comparso nel suo primo romanzo Un uomo di passaggio.
Lo scrittore stesso ha frequentato la High school nella cittadina del titolo, per cui si comprende come venga continuato il discorso che dicevo sopra.
Nel libro troviamo - mi dicono - un Lerner ai suoi massimi per nitore della prosa e idee e ragionevolmente "suggestivo" nel descrivere dinamiche politiche e dialettiche negli Stati Uniti che poi avrebbero portato al trumpismo. Non vedo l´ora di testare dal vivo.

Proseguo con un libro uscito a Gennaio, Gli informatori del colombiano Juan Gabriel Vásquez di cui invece mi aveva entusiasmato La forma delle rovine.
Vásquez cerca tramite una fiction (a volte anche qui nei territori dell´auto-) ben documentata storicamente e ricorrendo alle strutture del giallo di illuminare la storia sporca del suo paese.
Gli informatori non è il suo nuovo romanzo, è infatti uscito nel 2004 ed è una ri-pubblicazione, una classica quest nel passato oscuro di una famiglia apparentemente impeccabile.
Anche la Colombia ha avuto, in effetti, una storia di ex-nazisti rifugiati.

Vado per analogia di cognome e parlo ora del francese Tristan Garcia (ha il cognome spagnolo etc etc), di cui è uscito da poco per NN La parte migliore degli uomini, suo esordio, precedente quindi agli altri due pubblicati dall´editore milanese.
Si tratta di una storia di gioventù, malattia e formazione, con un set nella Parigi degli anni ´90, intensa e (ma) contaminata dal contagio del secolo. Dall´Aids.

Ultimo libro tra quelli usciti, i racconti di Grand Union della scrittrice inglese Zadie Smith, per Mondadori.
Parliamo di una tra gli autori più importanti della contemporanea UK, su questo libro ho però letto mixed reviews.

Ora arrivo ai libri-speranza. Speranza perché se usciranno e quando usciranno, sarà segno che la crisi sanitaria sarà - in sostanza - passata.

Einaudi tiene duro e annuncia per il 7 Aprile Lo scarafaggio di Ian McEwan, da una parte un pamphlet satirico sul tema della Brexit e in generale sulla politica inglese, dall´altra una breve rilettura (il nostro spesso indulge al registro della novella, tra un romanzo e l´altro) della Metamorfosi di Kafka.

La Nave di Teseo non solo ha pubblicato l´ultimo Il sussurro del mondo di Richard Powers, ma ha acquisito tutto il catalogo, tra cui libri ancora inediti in italiano.
Uno di essi è Lo scarabeo d´oro, che nella produzione dell´autore americano si situa all´inizio - glorioso - della sua parabola, subito dopo il sublime Il dilemma del prigioniero (spero che venga ripubblicato anche questo!).
Il titolo originale The gold bug variations rende maggiore giustizia al tema del libro, che è una sorta di ricognizione scientifico-umanistica su Bach e in particolare sulle Variazioni Goldberg. Ma non si tratta di un romanzo storico, bensì di un classico montaggio parallelo alla Powers, due scienziati negli anni ´50 si interessano alla questione del titolo e trent´anni dopo una coppia di amanti si occupa del lavoro degli scienziati stessi.

Finisco alla grande con Contro il giorno di Thomas Pynchon. Questo romanzo torrenziale, tremendamente affascinante e terribilmente difficoltoso, era uscito per Rizzoli, poi fuori commercio, ora viene ripubblicato da Einaudi.
È Pynchon piú Pynchon che mai, torme di personaggi, anarchia, entropia, strani complotti, storia, contro-storia, mancanza di una vera trama e squarci impressionanti per fantasia e lirismo.
Doveva uscire a Maggio. Speriamo bene.

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