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LIBRI E RECENSIONI. IOSIF BRODSKIJ - FUGA DA BISANZIO

INTRODUZIONE A BRODSKIJ


Fuga da Bisanzio è il titolo italiano scelto per una raccolta di saggi di Iosif Brodskij in originale intitolata Less than one (da notare anche che l´originale è più corposo, è stata insomma compiuta una scelta editoriale selezionando il materiale e dividendolo in due volumi, questo e Il canto del pendolo).
Sono "rimasti" qui sette saggi, tre spiccatamente memorialistici (sulla propria infanzia e gioventù a San Pietroburgo, allora Leningrado), tre di poesia (su Mandel´stam e Auden) e l´illuminante reportage di viaggio che dà appunto titolo all´opera.

Mi pare che questo libro possa valere come perfetta introduzione al Brodskij saggista, di cui si ammirano prosa sublime, pensiero limpido, capacità somma di creare collegamenti in un mondo di idee che ci appare potenzialmente infinito, spaziando da architettura a poesia a impressioni di viaggio a geo-politica e ancora altro, il tutto con grande disinvoltura, grande perizia ma anche una magistrale riuscita nel rendersi comprensibile, insomma lontano da una letteratura solo-per-iniziati.

Le pagine di San Pietroburgo sono quelle più personali e lancinanti, riescono sia a ricreare un mondo attraverso immagini di tridimensionale precisione e grande effetto poetico, sia a valere come severa - ma lucida - testimonianza su un sogno socialista a cui Brodskij si era rifiutato di appartenere, pagandone le conseguenze corporali (diciamo) e affettive.

I testi sulla poesia potrebbero e forse dovrebbero presupporre una conoscenza dei poeti trattati, ma possono tutto sommato anche valere da introduzione (da teaser si direbbe con termine moderno e forse un po´antipatico) agli stessi; e valgono alcune considerazioni fatte prima: limpidezza di pensiero e qualità della prosa rendono questi saggi altamente interessanti, fascinosi, leggibili anche per chi come me non avesse ancora dimestichezza con Mandel´stam e Auden.

Fuga da Bisanzio unisce impressioni di viaggio mai scontate, lontane da possibili esotismi, a una riflessione politica e geo-politica molto acuta, che partendo dalle radici della città e dal tentativo di sintesi tra politica stessa e religione attuato da Costantino arrivano ai quasi-giorni-nostri con considerazioni terribilmente attuali sui rapporti tra est e ovest, e sulle rispettive religioni, e sul significato che queste hanno su vita e ideologia.

In ultima analisi, in questa raccolta la tensione (per usare un altro termine abusato ma che forse rende l´idea) non scende mai: per tensione intendo l´interesse per la lettura e l´approfondimento ma soprattutto l´incanto per un grandissimo scrittore e pensatore.
Come detto, consigliato in sé per sé e stra-consigliato come introduzione, come premessa allo scrittore stesso.

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Informazioni sul libro
Iosif Brodskij - Fuga da Bisanzio
Traduzione di Gilberto Forti
243 pg.
Ed. Adelphi 1987
Attualmente in commercio
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