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LIBRI E RECENSIONI. UNA LISTA AUTUNNALE

ORDINE E VARIETÀ



Le liste paiono essere una mia passione e anche una dei miei follower. Ormai lo ho detto in tutti i modi e non voglio dilungarmi. Questi sono semplicemente, parte del mio ultimo ordine su Internetbookshopitalia (non è pubblicità, ma una sorta di scelta di vita).

I LIBRI AUTUNNALI ITALIANI

Elisa Occhipinti - E lucevan le stelle (Miraggi)
Libro che ho avuto occasione di leggere ancora in bozza: sono curioso di vedere come si è sviluppato. Una storia poetica e raccontata con sensibilità, così me la ricordo, e maturità insospettabile per una esordiente, giocata tra tre generazioni e due paesi (Germania e Italia, o meglio Sicilia). Gran bella copertina.

Massimo Bocchiola - Gli ultimi giorni di Agosto (Il Saggiatore)
Andamento saggistico, frammentario e divagante, episodi minimi, riferimenti letterari (Bocchiola è esimio traduttore, tra gli altri Pynchon e Auster) una certa sospettabile dose di autofinzione, insomma elementi che hanno sempre la capacità di farmi interessare, di richiamare la mia attenzione.

Silvano Ambrogi - Le svedesi (Divergenze)
Scrittore italiano (1929-1996)  piuttosto dimenticato, e in effetti questo libro era uscito nel 1959 per Feltrinelli e viene ora riedito da un piccolo editore, una storia di provincia (siamo in Toscana) e scoperta (del sesso, di se stessi, la ricerca dei momenti colorati della vita) paragonata a volte a Ferito a morte di La Capria o Agostino di Moravia.

Valerio Varesi - Trilogia di una Repubblica (Frassinelli)
In tempi di M - il romanzone di successo di Scurati - io mi sono incuriosito, dietro gentile segnalazione di un amico, per questo scrittore di gialli e in particolare per questa trilogia storica che raccoglie tre romanzi: La sentenza (la fine della seconda guerra mondiale), Il rivoluzionario (dal dopoguerra, alle ideologie e la cortina di ferro), Lo stato di ebbrezza (il miracolo economico e l´arrivo degli anni ottanta). Sono sempre attento ai giallisti che provano ad applicare il loro metodo alla storia recente.
L´autore è in libreria anche con la serie dedicata al commissario Soneri, sempre per Frassinelli.

I LIBRI AUTUNNALI STRANIERI

Peter Ourednik - Europeana. Breve storia del XX Secolo (Quodlibet)
Anche qui, con lo scrittore ceco naturalizzato francese, siamo nel frammentario e nello sperimentale (Perec?), una storia europea di centosessanta pagine raccontata attraverso minuzie, scampoli, aneddoti, statistiche, ritagli e grandi vicende narrate con tono piano e cronachistico, quindi come se fossero (o potessero essere) piccole. Ha influito anche la mia percezione dell´editore.

Jeff Jackson - Mira corpora (Pidgin)
Libro considerato una sorta di "Giovane Holden" virato punk, per uno scrittore che si è visto lodare da DeLillo e Cooper, tra gli altri. Storia di formazione allucinata di un ragazzino in fuga, viste le lodi in patria, dove l´autore é appena uscito con una novella rock - Destroy all monsters - da noi esce per un piccolo e nuovo editore secondo me da tenere d´occhio.

I LIBRI AUTUNNALI GIÀ ANTICIPATI

Leif G. Persson - La donna che morì due volte (Marsilio)
Aharon Rauvani - In principio. Confusione e paura (Einaudi)
James Leo Herlihy - E il vento disperse la nebbia (Centauria)

I LIBRI AUTUNNALI SAGGISTICI

Paolo Mereghetti - Orson Welles. Introduzione a un maestro (Rizzoli)
Sapete come la mia passione per Orson Welles si sia rinfocolata a Pordenonelegge 2018. Ne parlava appunto, tra gli altri Mereghetti, a cui affido questa mia prima introduzione teorica nell´arte del grandissimo regista e attore. Segnalo anche Il cinema di Orson Welles, intervista con il regista Peter Bogdanovich, per Il Saggiatore.

Giovanni Macchia - Vita avventure e morte di Don Giovanni (Adelphi)
E conoscete forse la mia passione per Don Giovanni, in particolare per quello mozartiano, Macchia, grande e poliedrico critico letterario, ne costruisce il "romanzo" (sotto forma, ovviamente, di saggio) e le evoluzioni nella storia, in circa quattrocentotrenta pagine. Una goduria, immagino.

Michael Foucault - Scritti letterari (Feltrinelli)
Poco da dire. Ad arricchire la mia collezione di imperdibili della saggistica letteraria.

Philip Roth - Perché scrivere? Saggi, conversazioni e altri scritti 1960 - 2013 (Einaudi)
Poco da dire, quindi molto. Quattrocentocinquanta pagine con la "summa" della saggistica letteraria di Roth, tra interviste, una versione rivista del già edito Chiacchiere di bottega, interviste a Roth stesso  e sue ad alcuni dei suoi colleghi o modelli. Immagino mi farà venire una grandissima voglia di leggere. E di leggerlo.

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