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EDITORIA. PORDENONELEGGE 2018 - UNA SECONDA CRONACA

DAL CENTRO AL GRAN FINALE


Vediamo quindi dopo le prime due giornate, come è proseguito il mio Pordenonelegge 2018 nelle giornate di Sabato e Domenica.

Abbiamo iniziato con un trascurabile inconveniente. Volevo infatti "occuparmi" di persona del chiacchierato nuovo romanzo di Antonio Scurati. M. Il figlio del secolo è opera edita da Bompiani e già molto lodata dalla critica, subito in cima alle classifiche e primo capitolo di una serie ambiziosa dedicata all´Italia fascista, che peraltro si trasformerà in una serie TV.
La presentazione doveva svolgersi in Piazza San Marco. Salvo maltempo, nel qual caso sarebbe stata trasferita al Teatro Verdi.
Il tempo era umido ma non piovoso, e hanno spostato lo stesso, come risultato sono arrivato fuori tempo massimo e con fila da trecento metri e ho deciso di approfittare e andarmi a comprare dei libri. D´altra parte, mai avuto grande feeling con Scurati.

Dopo acquisti vari e aperitivino, sono andato a sentire Carlo Carabba ed Emanuele Trevi parlare di Autoficion.
Discorso veramente interessante e condotto con passione, se Carabba ha cercato di "sistematizzare" l´ambito dei libri autofictionali, Trevi è andato molto a ruota libera con grande capacità di coinvolgimento e visibile passione per la materia, in senso estensivo.
Proprio per questi contenuti, questo evento sarà oggetto di un approfondimento specifico. Peraltro ho apprezzato che i due si siano buttati nella discussione parlando di altri autori e solo en passant citando il libro di Carabba, Come un giovane uomo uscito per Marsilio ed entrato nella dozzina dello Strega 2018 e ancora più fugacemente quelli di Trevi. Ci ritorneremo.

Per finire la giornata un incontro particolare, con il Manager di BMW Roberto Olivi a presentare insieme all´amica Eleonora Molisani il proprio libro per La nave di Teseo La comunicazione è un posto dove ci piove dentro. Il titolo, come sappiamo, è una citazione da Italo Calvino, tra gli autori più apprezzati da Olivi.
Il sottotitolo recita Perché i libri salveranno il Marketing. Un programma ambizioso, Olivi un relatore entusiasta e avvincente, che impersonifica un po´quella figura interessante di manager umanista, portatore di concetti che diciamo con un certo margine di approssimazione vanno verso una comunicazione (di questo ovviamente si occupa Olivi nella vita professionale) sincera, non artefatta e che mette al centro i valori umani, la figura dell´uomo.

La Domenica, ancora più umida del giorno precedente, è partita con il mio mito di gioventù Enrico Brizzi, a parlare del suo nuovo Tu che di me sei la miglior parte, come di consueto per Mondadori, e come di consueto ben dentro alle tematiche di adolescenza, primi amori e scoperte, formazione, con cui Brizzi coglie, mi pare, i migliori risultati della propria carriera da scrittore (compresa la trilogia ucronica, peraltro in via di ristampa per Theoria). In effetti, è stato ripetutamente citato anche il seminale Jack Frusciante è uscito dal gruppo.
Lui è più basso e cicciottello di come lo immaginavo, ma è anche un affabulatore empatico e poco pretenzioso. Peccato solo non aver avuto tempo e modo di farmi fare la dedica sul libro. Volevo correre da Milenko Jergovic, scrittore da noi forse pubblicato o conosciuto troppo poco, anche per le alterne e generalmente tristi vicende degli editori che lo hanno pubblicato (tra gli altri Zandonai)
Ora esce in Italia Radio Wilimoski romanzo un po´picaresco e fiabesco, con ambientazioni (anche) calcistiche e a partire dall´inizio decisamente avvincente. Lo pubblica l´editore udinese Bottega Errante, che non conoscevo e che a prima vista ha un buon catalogo.
Piccola controindicazione della presentazione: ero in ritardo, sala già piena, ho rinunciato. Parlerà il libro, lo sta già facendo.

Nel pomeriggio non avevo voglia degli eventi con gli autori big es. Lemaitre, forse mi serviva una pausa di decompressione e sono andato a qualcosa di locale, tenuto all´aperto e comunque vivace.
Si trattava di un volume dedicato alla nota (io ovviamente non ne sapevo niente) regata Barcolana che si tiene ogni anno a Trieste e arriva nel 2018 alla propria cinquantesima edizione.
Il libro si chiama Barcolana un mare di racconti, esce a Ottobre per Giunti, è curato dal direttore della redazione cultura del Piccolo Alessandro Mezzena Lona (soprannominato Baglioni per una vaga somiglianza) e include oltre che scritti di Rumiz, Magris, Covacich, Pahor, Siri Jacbosen e altri anche una serie di ulteriori materiali, come fumetti e illustrazioni artistiche.

La sera però volevo "il botto" e sono andato a sentire Lisa Halliday. Asimmetria - il romanzo con Philip Roth dentro, uscito per Feltrinelli - è uno dei casi del momento e lo ho sentito lodare da persone per cui mi fido.
Detto questo, la Halliday pare una semplice, simpatica, solare, all american girl, graziosa senza essere troppo attraente, e queste mie considerazioni ovviamente banali se non addirittura fin troppo generalizzanti, mostrano come un Rothiano come me abbia addirittura appoggiato sulla scrittrice e sulla sua "presenza" una serie di aspettative che riguardavano invece lo scrittore di Newark. Ingiusto, ma umano.
Se avessi solo assistito alla presentazione, probabilmente non mi sarei convinto a comprare il libro. Invece sarà penso una delle mie prossime letture.

Qui si sono conclusi i miei quattro giorni nella gradevole città friulana. Ho notato che c´era decisamente troppa umidità e troppi Spritz e bianchetti in giro, che mi potevano far cadere in tentazione.
Come già dicevo nel primo articolo, gran bella atmosfera, buona organizzazione, ottima risposta di pubblico.
Unico suggerimento, dovrebbero cambiare la regoletta per il press pass: non ha molto senso dire che dà diritto al posto in sala ma non a sedersi. A parte l´ultimo giorno con la Halliday, a dire il vero gli angeli (encomiabili) mi hanno sempre trattato bene, proprio nell´incontro di cui sopra, uno di essi mi ha guardato e mi ha detto "sa che con questo lei può stare in sala ma non può sedersi". Io ho risposto "ah" ho aspettato che facessero entrare le altre persone e poi ho messo il Badge nello zaino. Sono rimasto, quindi, seduto.
Ma al limite e a parte il sapido aneddoto, il mio consiglio sarebbe di essere magari più rigidi sulle testate (compresi i Blog) a cui si concede l´accredito, ma poi dare un trattamento nei fatti più favorevole e meno "confuso". Sono comunque sfumature.

Prossimamente: le liste dei libri comprati, e di quelli "citati" (una sorta di bibliografia di Pordenonelegge 2018).

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