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LIBRI E RECENSIONI. STEFANO BON - LA RAGAZZA CHE ANDÒ ALL´INFERNO

L´INFERNO DI CHI NON HA

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Questo La ragazza che andó all´inferno dello scrittore ravennate Stefano Bon è un romanzo ben congegnato, che si legge credo con crescente coinvolgimento e che personalmente ogni tanto ho dovuto far decantare un po´perché l´inferno nel quale cade la ragazza del titolo pare a un certo punto realmente un pozzo senza fondo di disgrazie, roba che l´Ape Magá (unica concessione all´ironia di questa mia recensione) era un animaletto spensierato.

Cosa succede in fondo alla ragazza? Un evento tragico, ovvio, ma di quelli dai quali secondo la saggezza popolare ci si riprende, sbuffando e soffrendo: muore il suo compagno, la lascia sola coi due figli, ma da questo momento in poi le cose, ben lungi dal sistemarsi, si rivoltano contro la protagonista, facendola piombare in un abisso di difficoltá non solo materiali: soldi che mancano, lavori che non si trovano, telefonate sconce e anonime, l´ostilità dei suoceri, tutte "azioni" svolte in agili e incisivi capitoli, col basso continuo della riflessione della ragazza su se stessa.
Troppo tutto insieme? In realtà lo scrittore ha buona mano nel ipotizzare o descrivere una non irrealistica società a doppia velocità dove chi già ha non ha difficoltá ad avere ancora, mentre porte e opportunità si chiudono come piante carnivore già sazie di fronte a chi non ha e avrebbe bisogno.
L´altro espediente azzeccato é di rendere Anna, la ragazza, in qualche modo complice delle proprie disavventure, sbozzando insomma un personaggio tutt´altro che manicheo, una donna se vogliamo scostante, per certi versi antipatica e indecisa, una concessione al libero arbitrio che fa sì che il romanzo non si risolva in una semplice e inesorabile logica meccanicistica dove è l´esterno a rappresentare il male e il personaggio in qualche modo settecentesco a combattere indifeso contro queste troppo forti istanze.

In effetti, in maniera imprevedibile ma altrettanto ben pensata, Anna troverà un suo riscatto (e qui si va nei territori del thriller) e in questa maniera, chiudendo il cerchio, il romanzo acquista la dimensione di una sorta di "racconto morale" ponendo la domanda su quanto sia lecito e ammissibile andare oltre per - sostanzialmente - salvare se stessi.

In generale non si tema comunque l´opera a tesi, è una storia se vogliamo semplice (in quanto lineare), in maniera strana e sinistra realistica e avvincente, non certo mancante di originalità, che mostra una mano da scrittore esperto e consapevole, in quanto tale un inferno che mi sento di consigliare.

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Informazioni sul libro

Stefano Bon - La ragazza che andò all´inferno
Ed. Casteltecchi 2017
220 pg.
Attualmente in commercio 
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