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LE ANTICIPAZIONI. AMERICANI. BARTH. EGAN. GREGORY. PANOWICH. ERDICH. CUSK. BUTLER

MOMENTI DI RELATIVA ABBONDANZA


Iniziata la stagione editoriale, prima che si entri nel vivo dei festival letterari, volevo riprendere i lavori e mettere ordine - si fa per dire - con una nuova multi-anticipazione americana, detto tra noi quelle che preferisco.

John Barth - L´opera galleggiante (Minimum Fax) - uscito a Gennaio
Segnalo per affetto questo grande classico del postmoderno, di cui recentemente Minimum Fax ha fatto uscire una nuova edizione dalla grafica coerente con la nuova linea dell´editore romano.
Lo ricordo come un libro fascinoso e a più livelli, che nella tradizione del genere gioca la sua partita - nel raccontare apparentemente una crisi personale e una giornata rocambolesca in una cittadina del New England - su un versante metanarrativo. Secondo me assolutamente da recuperare, chissà che non lo rilegga anche io.

Jennifer Egan - Manhattan Beach (Mondadori) - in uscita il 6 Marzo 2018
Con Il tempo é un bastardo la Egan si é conquistata il Pulitzer, il riconoscimento internazionale e ha tirato fuori una storia "pop" raccontata con sapienza, senso del ritmo e Humor (spesso nero). 
A sette anni dalla pubblicazione di quel libro, la scrittrice di Chicago torna con quello che sembra un ambizioso tentativo di "Grande Romanzo Americano", nella sua variante storica: abbiamo un personaggio femminile forte, la scomparsa del padre di lei, un affarista misterioso (Dexter Styles, azzeccato giá dal nome vagamente Fitzgeraldiano), gli USA che si preparano alla seconda guerra mondiale, e naturalmente New York, cittá-simbolo letteraria come poche altre (il New York Times peraltro lo ha incoronato come libro "che merita di stare nel canone dei romanzi su NY").
Per la statura dell´autrice, le dimensioni e le ambizioni, probabilmente uno dei libri-evento di questa stagione.

Daryl Gregory - La straordinaria famiglia Telemachus (Frassinelli) - uscito a Gennaio
Io drizzo sempre le antenne quando nel titolo c´é famiglia, anche se ció é artifizio di traduzione come nella celeberrima Winshaw di Jonathan Coe (What a carve up!) e in questo nuovo romanzo dello scrittore americano Daryl Gregory, in originale The spoonbenders ("I piegacucchiaio").
Gregory era stato finora scrittore eminentemente di Fantascienza (in effetti le sue uscite precedenti erano state per Fanucci), qui invece vira sul comico-surreale-weird, inventandosi una famiglia, tre fratelli in particolare, in possesso - da parte di madre - di poteri psichici. Questo, insieme al "lascito" del padre (un truffatore ammanicato con la Mafia) fa da ovvio deus ex machina di un libro che pare giocare coi generi (saga familiare vera e propria, comico, romanzo sulle famiglie disfunzionali) e che da una lettura veloce dell´anteprima mi è parso divertente e "leggero" nel senso meno deteriore del termine.

Brian Panowich - Come i leoni (NN) - in uscita a Marzo
NN ha fatto uscire nel 2017 Bull Mountain, primo capitolo della "saga" southern-gothic (finora) in due volumi dedicata alla famiglia Burroughs e alla location immaginaria del titolo.
Nel primo si metteva in moto la dinamica familiare su cui sono imperniati i romanzi: Clayton Burroughs, membro o rampollo di una famiglia "criminale" che controlla i trafficidella zona, sceglie la strada della legalità e diventa sceriffo in una città vicina. Ma le contraddizioni della sua situazione lo investiranno quando un agente federale scatenerà la guerra alla famiglia.
Dire troppo su dove muove la trama di questo secondo capitolo sarebbe ai limiti dello spoiler, anticipiamo solo che qui l´"obiettivo" della narrazione si concentra sulla figura di Clayton e della moglie Kate e su nuove complicazioni, drammi e guerre che li verranno a cercare, perché ovviamente una tale eredità familiare non si sotterra facilmente.
Gli obbligatori paragoni in rete vanno da sceneggiature fighe come quella di True detective o Braking bad fino a Lehane.

Louise Erdich - La casa futura del dio vivente (Feltrinelli) - in uscita il 22 Febbraio
La Erdich ha già vinto due National Book Awards, mentre da noi mi pare non sia ancora "trattata" da scrittore di primissimo piano. Questo libro arriva da noi con stimmate decisamente attuali e che potrebbero suscitare decisamente attenzione: si parla infatti di razza e di situazione femminile, di maternità e di fanatismo religioso, in un´america distopica dove l´evoluzione sta andando al contrario, minacciando di far tornare l´uomo alla propria forma preistorica, suscitando la reazione dell´umanità, della società, della politica, con ospedali e lager speciali dove rinchiudere le donne incinta, per provare a tenere sotto controllo il disastroso trend. In questo scenario si muove Cedar, una ragazza pellerossa (o nativa americana, se preferiamo il politicamente corretto) adottata da una coppia di bianchi, e ragionevolmente preoccupata dalla sua gravidanza in corso.
Quindi: distopia, temi futuribili e la sicura mano di una scrittrice di primo piano. Credo che ne sentiremo parlare.

Rachel Cusk - Resoconto (Einaudi) - in uscita il 27 Marzo
Intanto è arbitrario considerare la Cusk scrittrice "americana", in quanto è nata in Canada, ha trascorso l´adolescenza a Los Angeles ma la sua carriera di scrittrice si è svolta in Gran Bretagna.
Questo libro, in originale Outline, è il primo di due dove si raccontano le (scarne) vicende di una scrittrice che potrebbe coincidere con la Cusk stessa, in ogni modo da quanto ho visto dalle recensioni sui mercati anglosassoni, non mi pare venga considerata vera e propria autofiction.
Qui la protagonista vola da Londra ad Atene per tenere un corso di scrittura creativa, e mostra una sua particolare predisposizione: spinge le persone attorno a lei a "confessarsi" a raccontare le loro storie.
Prende quindi forma un romanzo digressivo e centrifugo, narrato con lingua che viene descritta come "dritta al punto" (ma non minimalista) e incisiva, devo dire che questo tipo di operazioni mi incuriosisce molto, aggiungo che nel frattempo - come dicevo - esiste un seguito (Transit) e vedremo se Einaudi, non nuova a voltafaccia, farà anche quello.

Nickolas Butler - Sotto il faló (Marsilio) - in uscita il 30 Aprile
Butler è scrittore che potremmo definire western-bucolico, genere che non tramonta mai che mi pare particolarmente à la page in questi ultimi anni. Il suo romanzo più famoso è Shotgun Lovesongs, questa è una raccolta di 10 racconti dove le ambientazioni paiono le sue solite, e quelle richiamate dal titolo, gli ingredienti sono insomma quelli (amore, nostalgia, ritorni, terra, natura, la comparsa improvvisa del male) e credo i fan dell´autore gradiranno.

Per ora é tutto, ritorneremo con un po´di Europa. A presto.

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