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LE ANTICIPAZIONI. EUROPA: SMITH. JABLONKA. LANDERO. SEBASTIAN. HONIG. PATRONE

BENVENUTI AL VARIETÀ

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Avevo da un po´ nei polpastrelli questo post su alcuni scrittori europei, in senso estensivo, quindi area Euro ma anche area ex-Euro come si direbbe in termini di fondi di investimento.

Ali Smith - Autunno (Big Sur) - in uscita a Maggio
Ali Smith è autrice che in patria ha sicuro standing (era nella classifica recentemente pubblicate degli scrittori che hanno incassato di piú nel Regno Unito nel 2017), e che da noi non ha mai veramente sfondato.
Apparentemente Cassini l´ha portata "con sé" a Sur/Big Sur, questo romanzo è stato considerato come il "Primo post-Brexit": è infatti uscito nell´Ottobre del 2016 ed evidentemente scrittrice ed editore sono stati bravi e accorti e veloci a inserire qualche riferimento alla faccenda.
Per il resto dovrebbe essere il primo capitolo di un ciclo dedicato alle quattro stagioni, e una novella sullo scorrere del tempo, e su un´amicizia atipica sul centenario poeta e paroliere Daniel Gluck e la trentaduenne Elisabeth.
Il libro promette benissimo con salti tra diversi piani (onirico/reale, flashback) e riferimenti a Dickens e in particolare al Tale of two cities.

Ivan Jablonka - Laetitia o la fine degli uomini (Einaudi) - in uscita il 27 Marzo
Carrère ha fatto scuola in Francia, ma anche Capote ha fatto scuola, insomma per dirla schietta Jablonka, storico e scrittore francese di origine polacca affronta un "caso" da manuale, quello della giovane Laetitia Perrais, uccisa brutalmente in una cittadina nel nord-ovest francese, il delitto dà allo scrittore l´occasione di ricostruire la personalità e la storia (tormentata) della ragazza, ovvero di assumere il ruolo dello scrittore che si prende le responsabilità che il clamore mediatico invece declina. Mi pare intrigante.

Luis Landero - La vita negoziabile (Mondadori) - in uscita il 22 Maggio
Naturalmente io davanti a un titolo come questo divento curioso, Landero é scrittore spagnolo, da noi pochissimo pubblicato e conosciuto, questo romanzo ha un gancio mi pare interessante, con una figura di parrucchiere-picaro-Sharhazad che racconta ai propri clienti le sue storie, la propria infanzia crudele, la personale ricerca di senso e felicità, il tutto tra ironia e tragedia, e - secondo la critica spagnola - con una narrazione fortemente cervantessiana. Anche qui, la curiosità è molta.

Mihail Sebastian - Da duemila anni (Fazi) - in uscita il 25 Gennaio
Libro che Fazi sta spingendo con grande saggezza, racconta dell´ascesa dell´antisemitismo in Romania, quindi del farsi strada del nazismo in Europa, per mezzo di un personaggio molto simile allo scrittore, di origine ebrea, costretto a trovare strategie alternative di sopravvivenza, alcune di stampo decisamente boehmienne-disperato.
Il romanzo arriva in traduzione da noi con lodi importanti, con quella allure mitteleuropea, decadente e documentaristica che a volte contribuisce al giusto interesse, che  - ammetto - è anche mio.

Michael Honig - Gli ultimi giorni di Vladimir P. (Frassinelli) - in uscita il 30 Gennaio
Non so se derubricare questo libro a semplice curiosità o a godibile esperimento, si tratta in effetti di una satira sulla Russia, sulla corruzione e i modi della politica in quel paese, che prende spunto da un Vladimir Putin (citato nel titolo) accudito in una sorta di casa di riposo personale e di lusso, schiavo delle sue memorie, ma suo malgrado "agente" di vicende tipicamente russe per sfaccettature grottesche e tendenza all´avidità.
Se aggiungiamo che Honig è uno scrittore inglese, ex-medico e solo da poco prestato alla letteratura, alla narrativa, i motivi di interesse paiono essere molteplici.

Marco Patrone - Kaiser (Arkadia) - in uscita il 26 Aprile
Dopo l´esordio nel romanzo con Come in una ballata di Tom Petty e un paio di racconti pubblicati, torno in libreria con questo libro ispiratomi da Giulio Milani, editore di Transeuropa, che mi aveva suggerito la storia con le lusinghiere parole "per raccontarla serve qualcuno che sappia scrivere e che si intenda di calcio".
In effetti è la storia vera di un incredibile impostore, tanto che la mia prima difficoltá é stata prendervi le misure, trovare una maniera credibile di narrarla, che non scadesse nel puro elenco di aneddoti sagaci (googlate "Kaiser Raposo").
Ovviamente sono cresciuto moltissimo rispetto al Tom Petty, anche per effetto di una storia "su commissione", parlando di calcio potrebbe essere romanzo meno adatto al mio pubblico piú eminentemente femminile, ma spero che vengano superati i pregiudizi (alla fine é un mio romanzo, pieno di nostalgie e personalità incompiute) e comunque sto scrivendo anche per voi, stay tuned.

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