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LE ANTICIPAZIONI PER IL 2017. ZADIE SMITH. DAVID MEANS. COLSON WHITEHEAD.

TRIPLETTE D´ECCEZIONE

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Tornando ai libri in lingua inglese che potrebbero contraddistinguere la stagione editoriale, volevo nominare tre titoli, uno appena uscito e due per l´autunno, uno britannico e due dagli Stati Uniti.

Zadie Smith - Swing Time (Mondadori) - uscito a Maggio
La Smith non è più una giovin scrittrice, ma quando lo era, a 25 anni, fece segnare con Denti bianchi un esordio pluri-premiato, lodato dalla critica e così via.
Il resto della sua produzione non ha forse avuto lo stesso impatto, ma ha contribuito a imporla tra gli scrittori britannici contemporanei importanti.
Sulla Lettura di qualche tempo fa, Matteo Persivale ci informava di come e questo Swing Time sia il libro più riuscito della Smith dall´esordio. Si tratta di una storia di amicizia femminile, come spesso succede di un´amicizia squilibrata, più goffa, buona, povera la voce che dice io (il libro é giocato in prima persona), invece bella, baciata dal talento per la danza, di buona famiglia l´amica Tracey.
La storia si dipana in giro per il mondo, e promette uno sguardo acuto sul mondo della danza, della musica e delle celebrità (la narratrice diventa a un certo punto assistente di una rockstar), delle differenze sociali, delle proprie radici e del tentativo di allontanarsene.

David Means - Hystopia (Minimum Fax) - in uscita a Ottobre
Durante il Salone stavo leggendo David Means, e aprendo il catalogo di Minimum Fax ho scoperto che presto uscirà da noi il primo romanzo di questo scrittore finora eminentemente di racconti, dal titolo che potrebbe essere quello di un album dei Def Leppard.
Ma dietro di esso si nascondono idee talmente postmoderne da sembrare quasi una parodia del genere: romanzo nel romanzo, distopia (siamo in degli anni ´70 alternativi dove Kennedy è ancora in vita), teoria della paranoia, riprogrammazione dei ricordi, insomma Means non pare essersi negato niente tra immaginari letterari e cinematografici.
Anche nei racconti l´ho conosciuto come scrittore che a volte sacrifica un po´di sana ispirazione in nome dell´idea arguta o del mini-corso di scrittura creativa, allo stesso tempo da lettore di Pynchon, DFW, DeLillo non posso che essere curioso.

Colson Whitehead - La ferrovia sotterranea (Big SUR) - in uscita a Novembre
Questo forse avrebbe le caratteristiche di libro evento, parliamo di un National Book Award e di un Pulitzer, e ci si chiede (con piacere, intendiamoci), come i grandi editori se lo siano lasciati sfuggire.
Bene così.
La trama - o meglio il tema - sono ormai celeberrimi: la ferrovia sotterranea è un sistema di binari e passaggi sotterranei attraverso i quali i neri schiavi cercano di sfuggire al proprio destino. È alla fuga della giovane schiava Cora che assistiamo, tra violenza, speranza, crimine, solidarietà.
Da parte di Whitehead (cognome quantomai involontariamente ironico) un atto di accusa politico, un romanzo storico, un esercizio (così si dice) di realismo magico e un libro che quasi sicuramente sarà tra i più commentati della stagione autunnale/invernale.

Finisco qui, e mi pare ci sia della sostanza. Aspettatemi per altre anticipazioni e letterature.


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