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LIBRI E RECENSIONI. SINCLAIR LEWIS - DA NOI NON PUÒ SUCCEDERE:

TRUMP MA FORSE NO

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Poco prima dell´elezione di Donald Trump, Passigli ha avuto l´intuizione di riportare il libreria questo Da noi non può succedere del grande scrittore americano - ora un po´ fuori moda - Sinclair Lewis.

Certo, perché in questo romanzo si immagina l´ascesa irresistibile al potere di un populista, demagogo, dalle tendenze autoritarie, sprezzante verso le minoranze, vagamente guerrafondaio; insomma questo Buzz Windrip assomiglia molto a Trump, si è notato.
Ecco che allora questo libro del 1935 vale come monito, e nelle intenzioni di Passigli come Instant Book su uno scenario possibile e inquietante.

Naturalmente l´intenzione di Lewis, un´intenzione profondamente civile, era differente: vedendo ciò che succedeva in Germania l´autore creava una distopia, dove si divertiva (o si struggeva) a demolire le certezze degli Stati Uniti, e in particolare della sua classe media: la fiducia nella democrazia, la tendenza alla moderazione e al liberalismo, la repulsa per la volgarità.

Ora, che Lewis si sia immaginato una (va detto, efficace) distopia non deve far esagerare secondo me le similitudini con il caso Trump. Anzi, diciamolo chiaro: per fortuna lo scrittore ha avuto torto due volte finora, in effetti negli Stati Uniti "non è successo" ai tempi, e mi pare non stia succedendo neppure sotto il nuovo presidente.
Non per questo l´operazione è scontata o superflua. Certo c´è tutta una sovrastruttura ideologica e un po´manichea, inevitabile in un  libro così, ma compare anche una galleria di personaggi forti e ben tratteggiati a partire dall´eroe/anti-eroe Doremus Jessup, giornalista di provincia che scopre quasi contro le proprie inclinazioni di saper tenere la schiena dritta, ma troviamo sapidamente descritto anche un bel mucchietto di cattivi, appunto resi da Lewis con mano felice ed espressiva.

È un romanzo - diciamo - dove il come le cose succedono, e gli aspetti privati di questa storia profondamente pubblica prevalgono sul cosa succede (alla fine l´evoluzione dei fatti è abbastanza scontata e - lasciatemelo dire - molto americana) e sul sostrato di opinioni politiche espresse, dove qualche volta la pedanteria e l´apparato teorico prendono il sopravvento.

Il libro è insomma non perfetto e sconta qualche squilibrio, ma risuona di passione e anche di talento letterario (alcune descrizioni della natura, le scene di violenza, le coloriture di certe marce militari tra il marziale e il ridicolo), ed è comunque una buona occasione per riscoprire uno scrittore da noi un
po´ sacrificato. Proprio per questo dispiace che l´edizione sia poco curata sia nella confezione (pagine che si staccano) che nella traduzione d´epoca e probabilmente mai più rivista ed editata. Per amatori.

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Informazioni sul libro

Sinclair Lewis - Da noi non può succedere
Traduzione di Teodoro Guidalberti
Ed. Passigli 2016
400 pgg.
Attualmente in commercio

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