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LE ANTICIPAZIONI. LIBRI EVENTO DEL 2017. WALTER SITI - BRUCIARE TUTTO.

RELIGIOSE ATTESE SECONDA PARTE


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Aprile è mese di ritorni, di ritorni degli scrittori italiani, quelli grandi e importanti, quelli che tra loro non potrebbero essere piú diversi, di Michele Mari e Leggenda privata avevo giá parlato, ora arriva anche Walter Siti con il suo nuovo Bruciare tutto, che vedrà la luce il 13 Aprile per Rizzoli.

Davvero, credo che Mari e Siti, insieme a non molti altri, siano o facciano parte di quanto di meglio la nostra letteratura possa offrire, e poi appunto poli in contrapposizione, il primo alla ricerca di storie, dissotterrandole consapevolmente, cercando nel passato e/o nei generi il linguaggio giusto, non rinunciando mai a uscire dalla storia, coinvolgendosi e -ci nel gioco, nella narrazione, il secondo realistico con aspetti di apocalisse, tanto realista e ancorato nel presente da aver messo se stesso al centro delle sue narrazioni ("Mi chiamo Walter Siti, come tutti" - chiaro), di avere affrontato nelle sue ultime due storie il tema dei presunti padroni del mondo in Resistere non serve a niente, e quello maximo (ma cronachistico, forse per questo il libro non ha avuto la risonanza che ci si poteva aspettare da un vincitore dello Strega) con Exit Strategy, di tre anni fa.

Ecco, in questo Bruciare tutto pare che Siti non ci sia, ed è la storia di un prete, e qui lascerei la parola alla "fascetta" di lancio di Rizzoli che strategicamente lascia intuire senza svelare, da altre parti c´è anche la furberia di un paragone col Prete bello di Parisi.
Per riassumere quello che abbiamo capito: il prete problematico, l´assenza dell´autore altrimenti presente seppur elusivo, l´ambientazione nella Milano in cambiamento, che vuol farsi bella, direi che i motivi per rimanere sul pezzo ci sono tutti. Tutto sommato, manca poco.

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Nel frattempo sappiamo che Rizzoli è stata abilissima nel lancio tacendo il tema principe, quello della pedofilia che tanto ha (già) fatto discutere, anzi litigare, tra Marzano, risposta di Trevi, nuovo attacco della Raimo e critici vari schierati in difesa dal Corriere. Ci torneremo.
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