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LIBRI E RECENSIONI. NOTED UNNOTED (ESTRATTI DALLA MIA LISTA)

LISTE DESIDERI





In attesa delle Anticipazioni per il 2017, volevo condividere qualche desiderio residuo del 2016, attualmente in lista dei desideri.
Il titolo di questo post l´ho preso in prestito da una rubrica del glorioso Rockerilla ed è ovviamente quanto di peggio ci sia per poter ottimizzare il post nei motori di ricerca, ma fa lo stesso.

Lars Saabye Christensen - Beatles (Atmosphere Libri)
È una di quelle storie editoriali/personali strane: Christensen è uno dei maggiori scrittori norvegesi contemporanei.
Da noi ci ha provato Guanda, ha pubblicato nel 2005 Il fratellastro (notevole), e nel 2008 La modella (meno centrato, ma comunque degno di nota).
Da noi la letteratura scandinava ha una storia particolare che riassumerei con "Oltre Iperborea e il giallo svedese e prima di Knausgard niente". Nel senso che un certo tipo di romanzo proveniente dal Nord, letterario e fondamentalmente europeo, senza ganci folkloristici o di genere o si è accasato da Iperborea o senza una riconoscibilità forte di marchio e senza una forte vocazione dell´editore si è spento, arenato, non ha venduto (altri esempi: Klas Östergren con Neri Pozza, Jens Gröndahl, con Einaudi e poi Marsilio, e altri ancora).
Christensen disperso quindi, eppure girando per Festival e Saloni vedevo questo Beatles agli stand di Atmosphere Libri ed equivocando pensavo fosse una sorta di biografia dei fab four, di libro prettamente musicale insomma, seppur filtrato da una penna d´autore.
Leggendo l´ultimo Karl Ove Knausgard, quindi Ballando al buio, ho non solo scoperto che Christensen era stato uno dei suoi maestri, ma anche che Beatles è a tutti gli effetti un romanzo. Di ambientazione musicale, ma pur sempre fiction pura. E un po´alla Hornby, apparentemente. Quindi messo in lista.
Inoltre andando minimamente fuori tema dico che in sede anticipatoria si parlerà almeno di Jens Gröndahl, che tornerà nelle nostre librerie in questo 2017.

Giuseppe Pontiggia - Dentro la sera. Conversazioni sullo scrivere (Belleville)
Pontiggia è stato scrittore davvero grandissimo, per tra i più grandi se parliamo di contemporanei, inoltre da ragazzo avevo partecipato a un suo corso di scrittura creativa, ai tempi ero davvero incolto ma non tanto da non riuscirne ad apprezzare lo stile sobrio e gli insegnamenti incisivi.
Dentro la sera è la trascrizione di venticinque lezioni di scrittura che Pontiggia aveva tenuto in diretta Radio Rai nel 1994, era quella breve stagione della Rai "dei professori", responsabile è stato se non erro Aldo Grasso.
Immagino sia un qualcosa di veramente prezioso e succoso, non l´ho trovato in libreria a Milano, ma verrà ordinato, inesorabilmente.

Tullio Avoledo - Chiedi alla luce (Marsilio)
Motivazione qui più semplice e se vogliamo meno personale rispetto ai primi due. Avoledo mi ha sempre incuriosito ma non avevo mai avuto quello slancio decisivo, per dimensioni e coté postmoderno questo suo ultimo romanzo invece in qualche modo mi ha attratto, ci ho guardato dentro e i miei sensori hanno segnalato semaforo verde, è molto probabile che sia quindi uno dei prossimi acquisti.

Charles D´Ambrosio - Perdersi (Minimum Fax)
È stato tra i libri dell´anno per riviste e persone che seguo e di cui mi fido, inoltre il paragone con le prove saggistiche di David Foster Wallace non può che deporre a suo favore, motivazione quindi in questo caso semplicissima, lineare e libro a cui mi accosto con grandi aspettative, senza voler poi trascurare la produzione di D´Ambrosio per quanto riguarda il racconto, sua reale specialità.

Lawrence Sterne - La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo (Meridiani Mondadori)
Ho letto questo libro secondo me indispensabile due volte, quando ero ancora abbastanza ragazzo, quindi pur avendomi influenzato in maniera decisiva (non a caso è un libro digressivo) avevo in programma di rileggerlo, e una bella edizione, nuova fiammante, con nuova traduzione, nel formato di pregio dei Meridiani mi pare occasione da non farsi sfuggire.

Marcel Beyer - Forme originarie della paura (Einaudi)
Ero davanti a un telegiornale tedesco, e si è parlato dell´assegnazione del prestigioso Büchner Preis (sta alla Germania come il Booker al mondo anglosassone e il Pulitzer agli US, direi) a tale Marcel Beyer. Non lo conoscevo.
Sono andato a vedere se aveva pubblicato qualcosa in Italia, La risposta è sì. La trama di questo libro è fascinosa, lo ho messo in lista. Assaggerò, e poi posso proseguire naturalmente in lingua originale.
Chissà che il premio non faccia da traino.

Qui finisco, le liste chiaramente sono una cosa da lettori per lettori, e come vedete il tono utilizzato è più confidenziale che "da critico accigliato". Meglio così.

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