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PORDENONELEGGE. 2016. LE PRIME IMPRESSIONI.

IL MISTERO DEL PASS


Pordenonelegge ha questo formato che unisce, contiene e rende tutto raccolto, familiare e festoso, con la città bardata di giallo e nero. Motivo che mi fa tornare a questa manifestazione per il terzo anno di seguito oltre che - notazione personale - il fatto che per me rappresenti una sorta di mini-vacanza in un mese tradizionalmente di ripresa delle attività come Settembre.

Come si confà al formato aperto del Festival anche quest´anno gli eventi sono gratis, e la "peggior conseguenza possibile" è fare un po´di coda per quelli più mainstream (esempi: Welsh, Cercas e poi quelli con presenza di comici o giornalisti o stelle del momento).
Chissà per quanto ancora ce lo si potrà permettere.

Una novitá gustosa si rileva invece nella politica degli accrediti; in questo senso PNLegge é sempre stata abbastanza generosa, rilasciando pass stampa un po´...ecco, un po´a tutti.
Questi pass davano fino allo scorso anno diritto al posto a sedere negli eventi. Il timore è che ci sia stato qualche abuso: arrivo all´ultimo momento, mi siedo e magari poi non pubblico nulla.

Quest´anno a parte i GIORNALISTIVERI che hanno il Priority Pass il normale blogger ha una sorta di pass "Web" rappresentativo, soggetto a un contributo di 10 Euro e che non pare dare alcun diritto.

Ciononostante al primo evento a cui mi sono recato - un´interessante presentazione del romanzo storico-musicale Celeste Infernale di Piero Rattalino (davvero grande divulgazione, ne parlerò a parte) - la sala era quasi piena e la gentile "Angel" dell´organizzazione ci ha detto "abbiamo riservato dei posti in prima fila apposta per voi".
Privilegio mantenuto, quindi.

Ecco no: al secondo evento - un´interessante presentazione del saggio storico-musicale Storie di rock italiano di Daniele Bianchessi (personaggio particolare, ne parlerò a parte) - la sala era semivuota e la pur sempre gentile "Angel" dell´organizzazione ci ha detto "ecco, voi con questo pass avete diritto al POSTOINPIEDI".
Quindi la gerarchia sarebbe: ospiti, scrittori, giornalisti veri, pubblico normale, pubblico ritardatario e i paria-Blogger.
Naturalmente scherzo, probabile un po´di confusione con indicazioni non chiarissime, immagino.

Ma mi sto divertendo, ed è la cosa importante. Stay tuned.


PS di costume: quest´anno come Logo il gatto nero, in quanto è la diciassettesima edizione

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