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LIBRI E RECENSIONI. DON WINSLOW - MISSING. NEW YORK

NOSTRO MAESTRO WINSLOW


Don Winslow


Questo libro è decisamente un page-turner e Don Winslow si conferma un giallista d´eccellenza
nell´odierno panorama del genere.

Il libro mi pare si rivolga a un pubblico forse meno esigente e sofisticato rispetto ad altri di Winslow - più complessi e chiaroscurali - come Il potere del cane e L´inverno di Frankie Machine.

In questo Missing i buoni sono più buoni e i cattivi sono molto cattivi, meno sfumature insomma, per un lettore che magari vuole essere piuttosto"rassicurato" e intrattenuto che informato e/o inquietato.

Ma non c´è nulla di male (o non ce ne trovo io) perché si tratta davvero di intrattenimento di ottimo livello, direi praticamente perfetto nell´ambito che ho provato a sintetizzare sopra.

La storia è a elevato potenziale e ad alta tensione: una bambina scomparsa, Decker, il protagonista, un bravo poliziotto in crisi con la moglie che si fa ossessionare dal "caso" e molla tutto, per ottemperare a una promessa, fatta alla madre della bimba.

E poi un classico movimento On the Road, con Springsteen come sottofondo, accompagnato da senso della giustizia, dalle classiche e virili alleanze e amicizie tra buoni poliziotti, da donne alcune fatali e altre meno (ma che non mancano di farsi affascinare da Decker), e ancora un sordido mondo del jet set newyorkese, mafiosi ancora rispettosi di un antico codice d´onore e insomma tutta una serie di materiali non originalissimi ma che Winslow sa trattare con estrema maestria, linguaggio sempre vivo e mai scontato, furbe strizzate d´occhio al lettore (con cui Decker a volte dialoga direttamente), dialoghi divertenti e pronti per il grande schermo.

L´anno scorso sono uscite due storie che - muovendosi nel campo del romanzo romanzo - trattavano bambini o ragazzini scomparsi. Mi riferisco a Ricordami Così di Bret A.Johnston e a Scomparsa del quasi omonimo Tim Johnston.
Ecco Winslow prende quei due romanzi e letteralmente se li mangia e li spazza via, se parliamo di intrattenimento del lettore, tensione narrativa, dono della sintesi, costruzione della trama e - perché no - dei personaggi.
E visto che parlavamo di due libri più che decenti, mi pare che questa sia una grande conferma per un autore che credo mi e ci accompagnerá - noi appassionati del genere - ancora per qualche anno.

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