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SPORTELLO EMERGENTI. MARIA CATERINA PREZIOSO - BLU CAVOLFIORE

IL TEATRO DEL PRESENTE


Blu Cavolfiore




AUTORE:

MARIA CATERINA PREZIOSO

 

TITOLO:

BLU CAVOLFIORE


CASA EDITRICE:

GOLENA EDIZIONI

 

LINK PER APPROFONDIRE:

Intervista all´autrice

Alcuni spunti biografici 

 

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Recensione di Athena Libri (tenutaria del Blog Il mondo di Athena e spiritosa compagna di conversazioni virtuali libresche e non)



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Qualche tempo fa ti ho parlato di un romanzo di Maria Caterina Prezioso, Cronache binarie, il quale mi era piaciuto molto: per le tematiche, per la struttura narrativa e per la valenza simbolica delle vicende dei personaggi raccontati.
Oggi parlo di Blu cavolfiore. Il titolo la dice lunga: un natura un cavolfiore blu non esiste. No, questo non è un piccolo romanzo surreale, anzi.
Blu cavolfiore sembra concepito per lasciare chi legge in uno stato profondo di stupore e di indignazione. In realtà, credo che gli effetti di questo breve romanzo possano variare molto da lettore a lettore: può generare meraviglia e poi appunto indignazione che man mano muta in rabbia; ci si può stupire per poi infilare la testa sotto terra come gli struzzi; c'è chi può provare angoscia.
Ecco, io appartengo all'ultima categoria di lettori: dopo un momento di indignazione ho provato quel senso di angoscia che solitamente mi prende quando nella mia testa prende forma cartesianamente chiaro e distinto il pensiero "Qua ci prendono tutti per i fondelli".
Blu cavolfiore è notevolmente diverso da Cronache binarie: le tematiche "globali" trattate sono un po' meno intrecciate con le vicende umane. Questo intreccio, tuttavia, era la caratteristica che avevo apprezzato di più in Cronache binarie. La questione è puramente soggettiva: sono più attratta dalle problematiche serie quando sono raccontate attraverso storie molto personali ed intime, sono meno sensibile quando assumono valenze "universali".
A conti fatti, Blu cavolfiore m'è piaciuto meno di Cronache binarie. Nonostante questo, non voglio dire che non mi sia piaciuto in assoluto o che questo stato angoscioso sia durato poi molto: anche questo romanzo preserva, come l'altro, la qualità di scuotere nella coscienza chi non appartiene alla classe degli struzzi. Pur riconoscendo che la realtà è ben più complessa di quello che crediamo e che di marcio in giro ce n'è proprio parecchio, qualcosa questo libro scuote, ti dà l'impulso ad approfondire le questioni gravi di cui hai letto. Ti “shakera”, in altre parole.
Non so poi come possa prenderla l'autrice, ma io la tiro giù lo stesso: Blu cavolfiore, naturalmente con gli opportuni "arrangiamenti", ce lo vedo a teatro.
Buona lettura,
Bruna Athena

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