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LE ANTICIPAZIONI. PICCOLI EDITORI: HERNANDEZ, LAFERRIERE, MABANCKOU, KONRÁD

ELOGIO DELL´INDIPENDENZA


su Recensireilmondo


Tanto per continuare sulla strada dell´avvedutezza e del sostegno ai piccoli editori, alcune segnalazioni in uscita nei prossimi giorni, mesi, settimane.

Il primo é uno scritore uruguaiano, già edito in Italia, si chiama Felisberto Hernandez.
É famoso soprattutto per i suoi racconti, delle chicche tra soprannaturale/surreale/gotico/romantico, potrebbe essere una derivazione latino-americana di E.T.A. Hoffmann, per esempio.
É stato uno scrittore amato da grandi come Calvino, Borges e Cortazar, la sua cifra sembra proprio essere la comparsa dell´elemento magico e sinistro in un contesto di realismo borghese.
Ho letto uno dei suoi racconti più noti - Le Ortensie - e sono rimasto sinceramente incantato.
Detto che questo racconto va assolutamente recuperato (lo trovate in una raccolta uscita sotto lo stesso titolo per La Nuova Frontiera), sta ora per uscire Terre della Memoria (sempre per lo stesso editore) che raccoglie tre racconti dello scrittore.
Per farvi un´idea qui un Link con un estratto.
Io lo prenderò, credo proprio. Esce il 25 Febbraio.

Attraverso una parte di America, risalgo, navigo e mi fermo ad Heiti.
Danny Laferriere é uno scrittore haitiano naturalizzato canadese, già edito nel nostro paese.
Scrive in francese e come molti scrittori "expatriates" sembrano centrali nella sua narrativa i temi delle radici, dello sradicamento/ritorno, la volontá di raccontare un paese (quello natale) lontano dai luoghi comuni dei reportage giornalistici.
In uscita dalla valorosa 66 and 2th é ora Tutto é inquieto attorno a me che é un romanzo/reportage sul terremoto di Haiti nel 2010, vissuto in prima persona dall´autore.
Sentendo la critica, Laferriere descrive soprattutto le reazioni della gente haitiana alla catastrofe, e attraverso questo compone un rapido affresco dei caratteri, dell´humor, della capacita di soffrire del suo popolo - una sorta di "Piccola epica haitiana" definita descrivendo le persone e le loro azioni, successive al terremoto.
Mi ha sinceramente incuriosito molto e gode di ottima critica oltreoceano.

Espletata la parte anticipatoria, un paio di segnalazioni di romanzi già usciti e analogamente di piccoli editori.
Un libro che ho visto molto lodato sulla stampa italiana é quello del congolese Alain Mabanckou, Pezzi di vetro sempre per 66 and 2th.
Pezzi di vetro é il soprannome del protagonista, un ex-insegnante di letteratura alcolizzato, che ha il compito di raccogliere le storie della "varia umanitá" che ronza intorno e si serve al Bar "Credito a morte" (eh si). Se vogliamo sembra una storia fatta di altre storie, dove centrale é proprio la fiducia nel raccontare, il grande amore per la letteratura, il fare letteratura anche di vicende minute ma che vanno a costruire un pantheon degli umili, dei piccoli e dei dimenticati.

Finisco con un altra opera "rimbalzata" sui giornali italiani, lui é il grande scrittore e intellettuale ungherese György Konrád. L´editore Keller pubblica il suo Partenza e ritorno, un´opera autobiografica, che ci porta nella mitteleuropa poi spezzata dalla tragedia del nazismo, la gioventù e la formazione di Konrád (classe 1933) coincidono infatti con quell´epoca di idee, censure, morti e fuochi, lo sguardo dello scrittore spazia e non trascura neanche i temi meno facili, come ad esempio la leggerezza della classe dirigente ebrea nel sottovalutare il pericolo nazista.
Un´opera che quindi sembra necessaria, anche per riscoprire uno scrittore poco letto da noi.

Qui finisco e...stay tuned

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