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LE ANTICIPAZIONI. DE UNAMUNO, BECKETT E UN ALTRO PAUL TORDAY

VARIE ED EVENTUALI

Beckett, De Unamuno, Torday



Per togliere libri dalle mie liste, scrivo ora di 3 appena usciti o in uscita imminente. Avvertenza: due classici mentre il terzo non c´entrerebbe ma appunto il mio libero arbitrio lo conduce qui.

Miguel de Unamuno é stato un grande scrittore spagnolo, sperimentatore ed esistenzialista, anticipatore di molte tendenze novecentesche (la crisi dell´uomo e del personaggio, il problema dell´identitá, l´inconoscibilitá di trama e destino) in un genere letterario da lui appositamente inventato (eh si) e autonominato nivola (una sorta di distorsione del termine "Novela" come se in italiano dicessimo Rimanzo o Rominzo) e di cui Nebbia (appena uscito per Fazi) dovrebbe essere uno dei vertici.
In Nebbia ci sono "giochini" (es. la presenza dell´autore nella trama) che ormai conosciamo molto bene, ma insomma decisiva é la qualità letteraria e de Unamuno é considerato appunto un Grande, per cui saluto con favore questa riproposta e ve la segnalo.

Un´altra riproposta importante riguarda un´autore che mi genera sempre un po´di soggezione, ovvero Samuel Beckett. Sperimentatore, anche lui, autore di teatro e di romanzi in cui personaggi e punti di vista cambiano e si confondono e si fanno labili.
Ora però Einaudi sta per far uscire una delle sue opere giudicate più accessibili ovvero Mercier e Camier (in Italia già pubblicata da SugarCo negli anni ´70). Viene normalmente considerato il Bouvard e Pécuchet beckettiano.
Per l´ambientazione dublinese potrebbe anche ricordare una versione ridottissima e semplificata dell´Ulisse, chissà.
É incentrato sulle vicende e sui dialoghi di questi due personaggi citati nel titolo e dei loro tentativi di abbandonare questa città appunto identificata come Dublino.
Magari (per me) un´occasione "potabile" di conoscere questo autore

Il libro che non c´entra niente é invece Theo dello scrittore inglese Paul Torday, recentemente scomparso.
Nei suoi vertici (La ragazza del ritratto, L´irresistibie eredita di Wilberforce,  Pesca al salmone nello Yemen) Torday é un autore di romanzi-romanzi che sa spaziare benissimo tra i generi e i registri (comico, tragico, horror, soprannaturale).
Come spesso capita dopo la morte di un autore, si pubblica un po´tutto quanto era rimasto in vari cassetti. Questo ad esempio é un prequel di "Una luce nella foresta", romanzo certamente non tra i più riusciti dell´autore.
Tutto ruota attorno a Theo e agli strani segni scoperti sul suo corpo, simili a stimmate. Qualcuno lo tortura o lo maltratta? O c´é un altra spiegazione?
Da fan dell´autore lo leggerò, per tutti gli altri consiglio di iniziare dalla notevole tripletta citata sopra.

Per il momento é tutto...stay tuned

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