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LIBRI E RECENSIONI. MAURIZIO BLATTO - MYTUNES

VOLEVO ESSERE NICK HORNBY

Indie-Pop su Recensireilmondo




Ho questa debolezza: amo l´Indie-Rock e l´Indie-Pop, amo l´attitudine Indie-Pop (se ce ne é una) amo i film e i libri Indie-Pop. Forse volevo essere Nick Hornby.

Ma chiaramente meglio di me ha fatto Maurizio Blatto, giornalista di Rumore, con questo suo MyTunes.
L´idea é semplice e Hornbiana: descrivere la propria vita, la propria formazione musicale e non attraverso le canzoni che l´hanno accompagnata, contraddistinta. 77 canzoni, in questo caso, si va dal punk al quasi commerciale passando per Buzzcoks, Skiantos, Battisti, Pavement (siii!), Big Star (siii!) fino a Umiliani (mana, mana).
Blatto non si atteggia, e questo é un bene.
In Italia é difficile essere Indie-Pop, questo é il segreto che rende la lettura viva e vera. I truzzi di quartiere, il tifo per il Torino, la ricerca spasmodica del sesso, i miti da italiano in vacanza (excuse me, che parla italiano?) vanno a costruire una piccola mitologia nella quale credo molti possano riconoscersi, anche se poi é la biografia dell´autore a prevalere, la sua scelta di vivere (provare a farlo) in maniera Indie-Pop (il negozio di dischi, il collezionismo spietato di vinili).

Nei bozzetti che accompagnano autobiograficamente la descrizione delle canzoni (dove si vede la grandissima competenza musicale di Blatto) il tono sta un po´a metà tra Benni (i vari archetipi da bar o da quartiere) e i primi riusciti Fantozzi, e va bene, funziona, é un tono italiano e non si scimmiotta (per esempio) Hornby, a volte si esagera un po´ ma si ride - e il vostro recensore non ride spesso leggendo libri.

Insomma un´operazione riuscita e rinfrescante, lieve ma non banale che consiglio a tutti gli appassionati di Indie-Pop e Indie-Rock, ma non solo.

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