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LIBRI E RECENSIONI. UN PUGNO DI LIBRI (TRA I QUALI SCEGLIERE)

IN ORDINE SPARSO

libri di editori indipendenti


L´ispirazione mi porta a scavare nuovamente tra le mie liste e i miei acquisti ed evidenziare un po´di titoli di quelli che piacciono a me, di case editrici indipendenti.

Il titolo "tra i quali scegliere" si riferisce volutamente all´atteggiamento che assumo, di attenta curiositá e selezione. Separare il grano dal loglio. Non buttare via il bambino con l´acqua sporca. Una rondine non fa primavera. La smetto!

Inizio per correttezza con un libro di cui avevo parlato tempo fa, in uscita per l´editore romano Delvecchio. Si chiama L´uomo é buono ed é dello scrittore tedesco Leonhard Frank. La correttezza si riferisce al fatto che equivocando nella mia anticipazione lo avevo segnalato come Frank Leonhard (inversione di nome e cognome).
Il titolo programmatico fa da cappello a una raccolta di novelle di ambiente bellico (era il 1917) e di intento pacifista, motivo per cui il libro fu proibito in Germania, ma fu poi "Importato" illegalmente tramite Svizzera e Austria e riscosse grande successo a guerra finita. Un´operazione di nicchia, ai nostri tempi, ma interessante, magari nuovamente attuale visti le circostanze?

Passo a due editori che sono partiti da diverse vocazioni per arrivare a inaugurare collane di letteratura (bisogna che mi segni di contattarli). Queste sono cose che danno fiducia, no?
Skira editore, che opera tra Ginevra e Milano e cura sopratutto libri di arte, moda, spettacolo, fotografia.
Per quanto riguarda la narrativa, ha pubblicato da poco I fratelli Oppermann di Lion Feuchtwanger. Feuchtwanger, scrittore tedesco, giá pubblicato in Italia negli anni ´30 (l´ho "scoperto" leggendo un agile volumetto dedicato a Mondadori e alle sue scelte editoriali in quegli anni, sotto la minaccia - o meglio la consapevolezza - della censura fascista) e questo libro, scritto agli albori del nazismo, é una sorta di predizione di quello che sarebbe successo, nel quale lo scrittore si mostra davvero profetico (o forse era troppo semplice essere profeti?) nell´anticipare gli eventi. Facendone una narrazione dinamica, viva, ancora attuale - secondo chi lo ha letto.

Il secondo editore é Lindau di Torino, che conosciamo (?) come editore di saggistica cinematografica e/o generale.
Scelta meritoria nr. 1: ha da poco pubblicato Mi ricordo di Joe Brainard, un libro-uovo di colombo (composto appunto di "frammenti" di ricordi del protagonista) su cui ho sentito critiche davvero positive.
Scelta (forse) meritoria nr. 2, e senza dubbio interessante: "Jayber Crow. Storia della vita di Jayber Crow, barbiere, membro della comunitá di Port William, scritta da lui medesimo" dell´americano Wendell Barry.
Questo libro l´ho "trovato" sul Blog Satisfiction, in un articolo che mi ha provocato subitanei pruriti e orticaria, perché a. ci si prendeva il merito di aver scoperto in Italia Stoner (boh, puó essere) e b. si presentava questo come nuovo Stoner, nuovo caso letterario.
Quindi potrei dire che il mio intento - non ancora realizzato - é poter sfogliare e leggere questo libro per dar torto a Satisfiction.
Si tratta di una storia a sfondo ecologista (l´autore é attivo in quel campo), dove lo sguardo del protagonista e la storia del paese vengono apparentemente utilizzati per una contrapposizione tra natura e cittá, antico e moderno, umano e spersonalizzante, la scommessa di questo tipo di libro é chiaramente di non fermarsi sulla tesi ma di mostrare senza spiegare, di non rendere i suoi personaggi dei manichini schiavi delle opinioni dell´autore, ma di farli muovere liberamente e con mano leggera, lasciando che sia il lettore a fare i collegamenti.
In altri termini, mi incuriosisce e lo sfoglieró appena possibile. Escludo fin da ora che possa avere il successo di uno Stoner.

Alcune rapide segnalazioni, libri di cui ho giá parlato e/o che potremo approfondire in altri momenti, o anche no, o anche spulciare e basta o incuriosirsi.

Appena usciti da Iperborea "Questi sono i nomi" dell´olandese Tommy Wieringa, la fascetta cita Le Figaró che a sua volta lo paragona e romanzi totali come Vergogna di Cotzee, Austerlitz di Sebald e Everyman di Roth. Forse sono io che ho malinteso cosa siano i romanzi totali, o forse sono i francesi che come al solito fanno gli strani e anticonformisti.
Il libro é ampiamente parabolico, parla di diaspore ed esilio, e ha una scrittura decisamente ipnotica. La prima recensione sul Corriere Lettura é stata molto positiva.

E poi il nuovo di P.O. Enquist, sommo scrittore svedese, Il Libro delle parabole, ovvero la scoperta del sesso e dei sentimenti, il rapporto con il proprio passato, tra religione, morale e voglia di libertá.

Ci tengo poi a segnalare un´altra uscita (del 2013) di Delvecchio. Exchange Place, Belfast di Ciaran Carson, un oggetto davvero particolare, per come viene descritto, con paragoni tonitruanti come Perec, Modiano, Queneau, ma anche Chandler (!), insomma tra spy story, il passato pesante dell´Irlanda, e il romanzo (questo sí) veramente totale, fatto di memoria, e infiniti riferimenti.

Per ultimo un romanzo italiano che ho trovato nel bellissimo speciale sul Mucchio Selvaggio 720-721 dedicato alle voci nuove (fa molto Sanremo, lo so) della giovin letteratura italiana.
Matteo Marchesini- Atti mancati, da Voland, una storia di malattia, letteratura, amore e ricerca del passato, dalle sembianze decisamente affascinanti e (per quel che conta) finalista dello Strega 2013.

Leggete, se volete, sfogliate, scegliete, appassionamoci o a volte restiamo delusi (fa parte del gioco). Importante non fermarsi, non mollare, e rimanere irrimediabilmente curiosi.

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