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LE ANTICIPAZIONI. SFUMATURE DI GIALLO

IN SVEZIA, IN AMERICA, IN ITALIA


gialli su Recensireilmondo




Questo titolo originale quanto il trenino sul ritmo di A E I O U Ypsilon durante il veglione di capodanno (segue Zarzuela) per radunare qualche anticipazione variopinta ma appunto appartenente al genere, laddove - forse non con tanta precisione ma per fini di sintesi ed efficacia - comprendo in questo caso anche sconfinamenti nel thriller.

Inizio dalla mia amata Svezia con il nuovo Leif Persson.
Scrittore davvero atipico, intelligente e raffinato: ne avevo parlato qui sotto.
Consulente della polizia di Stoccolma, ha uno sguardo ironico, ben poco celebratorio e sicuramente competente sul lavoro di polizia.
La serie dell´ispettore Johansson sembrerebbe ahimé terminata (qui la recensione), ma Persson si era inventato lo spin-off piú strano e imprevedibile che si potesse pensare.
Insomma una serie imperniata su "quella disgrazia di Bäckstrom". Grassoccio, inetto, brutto, avvinazzato, sessista (e per questo natuarlmente simpaticissimo) l´ispettore Bäckstrom é un antiereoe per eccellenza e neppure nei miei pensieri piú laterali avrei potuto pensare che avrebbe retto il peso di una serie (nei romanzi su Johansson era diciamo quello che si direbbe comparsa o caratterista).
E invece sia in "Anatomia di un´indagine" che in "Uccidete il drago" la cosa funziona: di fatto Persson non ha bisogno di eroi, nelle sue storie, e anzi con la sua incapacitá Bäckstrom se vogliamo "esalta" la farraginositá e a volte le crasse casualitá delle indagini e del loro eventuale (in)successo.
Il personaggio é peraltro tanto da commedia da essere diventato protagonista di una apposita serie TV made in USA, cosa che se Bäckstrom esistesse davvero gli darebbe un piacere immenso e maligno (e ora succhiati questo, Johansson).
Tutto questo per dire che é in uscita da Marsilio "La vera storia del naso di Pinocchio" (ad Ottobre 2014, ohibó il mio mese di nascita).
Trovate giá sul sito di Marsilio la scheda del libro, d´altra parte nelle storie di questo sgradevole e cangliesco commissario il plot conta meno del puro appassionarsi, lentamente ma inesorabilmente, alla vicenda.

Stesso editore, cambia il paese. Ed é il nostro. Ed é uno bravo.
Roberto Costantini, inventore del commissario Balistrieri, che mi sono goduto in Io sono il Male, mentre sto aspettando il momento giusto di dedicarmi al seguito - e nel frattempo sta per uscire (Settembre) il terzo (e conclusivo?) capitolo ovvero "Il male non dimentica" dove la storia gialla si mischia agli avvenimenti del 2011 in Libia, con una mistura di privato e di storia recente ed oscura tipica dell´autore.
Costantini é davvero molto bravo, ha italianizzato la lezione di Ellroy, ha mano sicura, pochissimi cedimenti e ha costruito un protagonista allo stesso tempo strafico e umano, indistruttibile e debole, una sorta di Harry Hole ma forse meno anti-(super)-eroe.

Avendo citato Ellroy, faccio un copia/incolla un po´alla Scurati, autocitando la mia Sunday Conversation di qualche tempo fa.
Lo scrittore americano - di una sublime antipatia - era sulla Lettura del Corriere con una sua intervista. Tornerá da noi nel 2015 con Perfidia che sará il primo capitolo di una quadrilogia su Los Angeles dagli anni 40 fino ai 70, nella quale torneranno TUTTI i suoi personaggi della prima quadrilogia di LA (per intenderci quella di Dalia Nera e White Jazz e LA Confidential e il Grande Nulla) e della trilogia della Storia Sporca dell´America, a partire dal sublime (oggi mi viene questo aggettivo) Dudley Smith - che amo ricordare nell´interpretazione di James Cromwell.
Dopo la trilogia di cui scrivevo sopra e il sommo "My dark places", gli editori avevano sopratutto messo mano a operazioni tristemente commerciali, rimasugli, robetta rimasta nei cassetti, perció fa piacere che troviamo qualcosa di nuovamente (e potenzialmente) ambizioso del "Mad Dog of american literature" (autodefinizione, facendo pipí ubriaco davanti a S.Maria Podone).

E parlando di Ellroy, parliamo anche di uno di quelli che vengono considerati i suoi successori. Anzi, forse il principale, ovvero Don Winslow, meno martellante, meno geniale nella scrittura, piú furbo e seriale e forse commerciabile del maestro, ma comunque uno che ci sa fare parecchio. Uno anche prolifico, ma per ora non a discapito di una qualitá sempre piuttosto diffusa.
A Ottobre uscirá da Einaudi Scomparsa, primo romanzo di quella che deve diventare una serie con protagonista l´ispettore Frank Decker, in questo caso alla ricerca di un bimbo scomparso.
Oltreoceano la notizia di questa nuova serie sembra essere stata "rimossa" dal fatto che l´autore stia

a. scrivendo il seguito del fortunato (e bello) "Il potere del cane"
b. abbia cambiato casa editrice tornando alla sua originaria Random House

...mentre in Europa Scomparsa dovrebbe uscire contemporaneamente in piú paesi con tanto di tournee a supporto. Vi e mi terró aggiornati(o).

Finisco in maniera un po´meno pop, meno best seller, con un autore un po´dimenticato e che molti (tra cui io) rischiano di confondere con il quasi omonimo Stanley Elkin, un postmoderno autore tra l´altro di Magic Kingdom e del Condominio (entrambi da Minimum Fax).
Lui si chiama invece Stanley Ellin, ed é stato apprezzato - non notissimo - giallista e sceneggiatore.
Nella sua inesausta riscoperta di americana di annata, Elliot sta per fare uscire Notte Fatale, che é stato anche un film condotta dalla mano esperta e noir di Joseph Losey (The Big Night - da noi La Grande Notte).
Atmosfere decisamente notturne e hard-boiled, una storia di formazione e crescita attraverso la violenza, la dialettica padre-figlio, il tutto compresso in un romanzo breve, una storia di appena 12 ore, una di quelle (speriamo, pensiamo) chicché di autore, da autore-sceneggiatore-artigiano, che sa giocare con le trame e con le aspettative del lettore.






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