Passa ai contenuti principali

TRE LIBRI FORSE TRE TENDENZE (I LUMINARI, VON REZZORI, FEUCHTWANGER)

ROMANZI ALLA RISCOSSA


Tre romanzi sfuggiti alla mia rete anticipatoria e per molti versi interesanti e "rappresentativi" di alcune tendenze.

I LUMINARI - ELEANOR CATTON (ovvero il ROMANZONE ROMANZONE)

La Catton - neozelandese ha vinto a 28 anni il Man Booker Prize (altri vincitori giovani: Rushdie, Adiga) e insomma é giá una referenza.
Se vedete bene la copertina, sembra quasi che Fandango lo posizioni in maniera simile al Cardellino (i colori, il taglio verticale al centro della pagina) a cui il romanzo é assimilabile anche come dimensioni (quasi 1.000 pagine).

Lo spunto principale sembra stare tra Agatha Christie e Rashomon (i punti di vista, i personaggi a confronto in un ambiente chiuso). Nelle recensioni prevalentemente positive viste in giro si citano spesso il romanzo vittoriano, Wikie Collins e insomma i classici inglesi, ma l´autrice specifica di essere anche appassionata della Rowling e di libri per ragazzi. In lingua originale la scrittura sembra classica, piana e allusiva.
Non manca il tocco postmoderno, che é come dire che rispetto al romanzo vittoriano c´é (forse) piú consapevolezza dei meccanismi utilizzati, sul fatto di mimetizzarsi dietro l´intrattenimento di genere e tutto questo farlo nel 2013 creando una sorta di epopea per un paese (la Nuova Zelanda) nato "giovane" e tale restato. Ci sono quindi chiari motivi di fascino, come indizi che si potrebbe trattare del classico "Puro intrattenimento travestito da Grande Romanzo" - sfogliare e decidere.


  

GREGOR VON REZZORI - LA MORTE DI MIO FRATELLO ABELE (ovvero PREZIOSI RECUPERI)

Von Rezzori é stato un intellettuale poliedrico, romanziere, giornalista, se vogliamo "cronista" della sue epoca. Da noi si trovano stralci anche importanti della sua produzione, paradossalmente é fuori commercio "Un ermellino a Cernopol" che ebbe da noi un certo successo di critica (ps la fonte di queste informazioni é l´articolo di settimana scorsa del Sole24Ore), si trova invece la sua produzione maggiormente autobiografico/saggistica (es. Memorie di un autosemita).

Evidentemente per un intellettuale mitteleuropeo (o forse solo europeo) come Von Rezzori la biografia, gli incontri, la storia vissuta, le persone, le influenze ricevute e prestate sono centrali nella propria produzione, e ora a "sistemare le cose" abbracciando 50 anni di storia 50 arriva il libro in questione, uscito in Germania nel 1976, lunghetto assai (750 pagine), probabilmente non del tutto compiuto e perfetto, una sorta di tentativo se vogliamo egocentrico e Von Rezzori-centristico di scrivere il Grande Romanzo Europeo.
Operazione credo meritoria e coraggiosa.


LION FEUCHTWANGER - I FRATELLI OPPERMANN (ovvero ANNI 30 ALLA RISCOSSA)

Anche questa segnalazione viene dall´ultimo Sole24Ore della Domenica, e si collega bene a un libro abbastanza prezioso (da consultazione); si chiama Non c´é tutto nei romanzi ed é una collezione di pareri di lettura della Mondadori anni ´30 e successivi, ovvero un´epoca nel quale il Grande Editore (che cominciava ad esserlo) stava con profitto importando testi esteri, con una tensione tra il credere in quello che si fa, promuovere qualitá e sana commercialitá e il sottostare ai voleri della censura fascista.
Ecco consultavo 6 mesi fa alcune schede e c´erano autori come Bromfield, Buck e Feuchtwanger, che non é siano ogni giorno in tutte le bocche e tra le novitá nelle librerie, e che invece ora stanno - in maniere differenti e per diversi editori - Bromfield per Elliot, la Buck per Monadori e Feuchtwanger per la "Piccola" Skira, finora specializzata in libri d´arte e architettura.

L´opera piú famosa di Feuchtwanger é probabilmente "Süss l´ebreo".

Questo "I fratelli Oppermann" (pubblicato nel 1934) tratta della decadenza di una famiglia ebrea dagli albori del nazismo in poi, una saga familiare guastata dalle persecuzioni hitleriana, un romanzo molto lodato da Klaus Mann (fonte Wikipedia), il tutto - non va dimenticato - tematizzato PRIMA dell´escalation totale e conclusiva del nazismo stesso.

Non so se in questo ripescaggio di testi degli anni ´30 ci sia un ritorno di interesse per quell´epoca, o sia stato un caso, di certo i "Primi risultati" (senza dimenticare Dreiser e C.Wolfe) sembrano promettenti.

Commenti