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RECENSIONI.DONNA TARTT - IL CARDELLINO

ABBONDANTE E OTTIMO

il Pulitzer su Recensireilmondo



Chiaro. Il romanzo-evento
La Tartt (che scrive ogni 10 anni e quindi si gestisce bene) e il Marketing e il Pulitzer. I confronti con Dickens e Bellow e le recensioni entusiaste.
Dove sta la veritá?

Beh, questo é un gran bel romanzo, e secondo me - spero non sia sacrilego dirlo - é sopratutto un ottimo romanzo di intrattenimento, una versione moderna del feuilleton.
Di Dickens, c´é l´ambientazione urbana. New York, Las Vegas e Amsterdam, attori co-protagonisti di questa storia.
Di Bellow, niente, niente davvero. Molto piú filosofico, complesso, variegato, se vogliamo contorto della Tartt, che mi sembra abbia sopratutto un´inclinazione per l´intreccio, per l´introspezione e per le frasi scolpite, le frasi belle per dirla in maniera semplice.


Trama e introspezione: la Tartt nasconde un romanzo-romanzo con temi importanti seppure un po´lasciati cadere (gli scherzi del destino, la solitudine, ma non ci vengono rivelate delle veritá, in fondo, si rimane in superficie) nella struttura di un thriller, o- viceversa - usa tecniche da thriller per ravvivare un romanzo di formazione psicologico, tutto basato sulla sensazione di perdita ed estraneitá del protagonista. Qui sta la maggiore qualitá del romanzo, nell´alzare la tensione e poi rilasciare, unire toni alti e bassi, far sembrare poco riasapute cose di cui si é scritto tanto in tanti altri libri (le dipedenze, l´amicizia virile, appunto il destino e il suo peso nella vita, il libero arbitrio), appassionare in maniera insinuante ad arte ed antiquiariato.



Anche se non stiamo parlando di un classico all´altezza dei Roth, dei Ford, dei Bellow, alla Tartt é riuscito comunque un romanzo notevole, notevole nelle dimensioni (mica facile reggere una trama del genere per 900 pagine) e che forse all´epoca di Dickens - ma si! - sarebbe uscito in comode dispense da un centinaio di pagine ciascuna.


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