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LE ANTICIPAZIONI - SCRITTORI MADE IN USA

UNA NUOVA TORNATA DI "CLASSICI"?

per Recensire il Mondo, Le Anticipazioni

 

 

Confermo, l´Americana sembra essere sempre piú in auge, sempre piú nei pensieri dei nostri editori, con una curiosa attenzione agli anni ´30, libri una volta buoni a essere nelle prime collane di scrittori esteri curate da Mondadori (magari debitamente tagliati per evitare problemi con la censura) e che ora tornano a essere pubblicati.
E poi Cheever e Ford, e ancora qualche "giovane in ascesa".

Inizio proprio da John Cheever che sta vivendo nel nostro paese da qualche anno una rinascita editoriale, portata fondamentalmente avanti da Feltrinelli che si é occupata anche di ri-pubbicare i vari classici dello scrittore, per esempio la saga degli Wapshot.
Anche la "Nuova uscita" di questo 2014 (a Giugno) é una ripresa, in effetti Sembrava il paradiso era giá uscito da Fandango, ora Feltrinelli lo ripropone con un titolo lievemente modificato.
É l´ultimo romanzo scritto da Cheever prima della sua scomparsa e potrebbe non essere il suo migliore, con una storia surreale e magari un po´ "camp", un vecchio gaudente signore che vive in una sorta di paradiso terrestre minacciato dalla speculazione edilizia.
Ma Cheever é scrittore che vale e quindi per fan e completisti...

Il sommo e secondo me non-apprezzato-quanto-si-dovrebbe Richard Ford.
C´é secondo me una grandissima differenza di qualitá e ambizioni (riuscite), insomma di "portata" tra le sue cose lunghe (la trilogia di Bascombe, l´ultimo Canada) e i romanzi brevi o le raccolte di racconti.
Ma chiaro che Ford é arrivato a Bascombe anche seguendo "Un percorso", un suo percorso di immersione nella provincia americana, di riflessione su cosa significhi essere un perdente, e su quanto siano veramente possibili le scelte, e quali siano invece le condizioni di partenza che limitano il libero arbitrio.
Va beh, parliamo di libri.
Sempre Feltrinelli sta per far ri-uscire (sempre Giugno) L´Estrema Fortuna (data di uscita US. 1981, in Italia 1992) quindi in ordine cronologico la seconda opera di Ford.
É  una sorta di "thriller esistenziale" in cui alcune tematiche anticipano quella dell´ultimo e riuscitissimo Canada.
Qui l´ambientazione é il Messico, anche qui abbiamo frontiere, crimini, moventi e destini (probabilmente indirizzati in una certa direzione, ineluttabilmente). Per quanto mi riguarda, da avere assolutamente.

E andiamo negli anni ´30, affrontando il discorso che facevo sopra.

Vi dice qualcosa il nome Pearl S.Buck? Scrittrice atipica, americana trasferito in Cina (che quindi diventa tema centrale dei suoi romanzi), premio Pulitzer e contestato premio Nobel nel 1938 (in quanto assegnato a una scrittrice avvertita come troppo tradizionale in anni di sperimentalismo spinto), la Buck é poi stata rivalutata nel tempo, con apprezzamenti per esempio di una scrittrice come Toni Morrison.
La fama della Buck é sopratutto legata ai romanzi del ciclo "The house of Earth" (tra cui il piú noto credo che sia La Buona Terra) di ambientazione cinese e rurale, editi da Mondadori ma ormai fuori commercio.
Mondadori stesso sta peró ora per fare uscire "Un´eterna meraviglia", un´altra di quelle classiche storie editoriali. Romanzo probabilmente scritto poco prima della morte (primi anni ´70) e rimasto nascosto per anni in chissá quale cassetto (bisognerá affrontarla prima o poi questa questione degli scrittori e dei loro cassetti).
E´ una storia di formazione giovanile dei due protagonisti, una storia molto classica se vogliamo, l´eroe e la sua eroina, in giro per il mondo, alla ricerca del senso della vita, alla ricerca dell´amore, lei opportunamente divisa tra la sua identitá americana e cinese (lo é dalla parte di padre).
Per gli ammiratori della Buck che ne scrivono in giro, romanzo molto differente nello stile e nelle ambientazioni rispetto ai "classici" cinesi dell´autrice.
Trattandosi di un qualcosa di tolto dal cassetto e non rivisto dall´autrice qualche rischio c´é, ma credo sia una buona occasione per scoprire (o riscoprire) un premio Nobel per la letteratura.

Restiamo negli anni ´30 con un altro Pulitzer ovvero Louis Bromfield, giá edito dalle nostre parti con "Autunno" e "Mrs. Parkington".
Le sue sono storie molto americane, molto cinematografiche, molto "romanzo romanzo, con avventure, scelte, seduttori dissoluti, matrimoni, drammi, viltá.
Ai tempi furono best seller, e da quello che sta per essere pubblicato da Elliot "La grande pioggia" era stato tratto un film di un certo successo.Siamo in India, nella comunitá anglofona, dove si sviluppa un classico triangolo amoroso con lei annoiata e viziata ma in fondo buona / lui fascinoso e alcolizzato / l´antagonista un medico interessato solo alla propria missione. E l´evento naturale, le grandi pioggie, che arrivano a spiazzare la trama e chiarire i ruoli.
Tutto molto classico? Perché no? Perché non lasciarsi attrarre dal puro romanzesco?

Poi sempre per parlare di classici, un "nuovo" Dreiser (sta tornando di moda, nevvero?), per Mattioli 1885 é un uscita "Ho visto nascere la meravigliosa Chicago", un testo inedito, apparentemente estratto dalla numerosa produzione dell´autore situantesi (la produzione, intendo) tra autobiografia, narrativa e saggistica. La cura di Mattioli nel mettere insieme questi "testi minori" di "autori maggiori" é solitamente elevata - vedi es. il Decennio Perduto di Fitzgerald - la mole limitata (180 pagine), quindi io mi avvicinerei.

Finisco dicendo "largo ai giovani".
Franzen ultimamente ha l´endorsement facile (cioé l´appoggio esterno). Specie con scrittrici.
C´era questo "I lanciafiamme" di Rachel Kushner (Ponte alle Grazie) che ho sfogliato ma non mi attrae perché tempo l´agiografia dell´epoca del brigatismo in Italia, cioé il romanticismo dello sguardo americano su una pagina di storia che a me romantica non sembra proprio. Ma potrebbe essere un mio pregiudizio.

Ben di piú mi incuriosisce "I Middlesten" (ah i libri con un nome di famiglia, subito si crea l´effetto saga) di Jami Attenberg giovane scrittrice americana (del 1971, cioé mia coetanea, cioé diciamo semi-giovane) che pare aver azzeccato una bella e satirica storia di famiglia disfunzionale  (alla Franzen, alla Powers quindi) che nasce da uno spunto tragicomico (piú tragi, a dire il vero). Una famiglia apparentemente "equilibrata" sconvolta dall´improvviso ingrassamento della madre, e dal riposizionarsi di ruoli (il marito che la lascia, le reazioni dei figli) ad esso conseguente. Stimolante vero? Esce a Maggio per Giuntina.

Ci sono altre cose, anche non americane, ma verranno trattate in un´altra puntata. As usual, stay tuned...

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