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GOING SOCIAL. EDITORI, REAGITE!

LE IMPRESSIONI DI UN GIORNALISTA TEDESCO ALLA BUCHMESSE

Girando sul sito del Corriere sono inciampato su questo articolo

L´italia Berlusconizzata

ecco, l´impressione sarebbe secondo il giornalista sconfortante

conoscendo la natura tedesca, un po´di tara la farei, perché il tedesco medio quando può attaccare Berlusconi perde un po´luciditá trovando pretesti qualunque e non separando il grano dal loglio *(nota che conduce a due aneddoti personali in merito)

fatta la tara, qualche riflessione in merito la farei

Crisi economica: quella c´é ed é nei numeri. anche se poi perlopiù i numeri misurano quanto sia calato il mercato del libro in assoluto, in realtà sarebbe interessante vedere quanto sia calato nel "Paniere culturale e di beni voluttuari" degli italiani, ovvero in riferimento ad altri beni

Crisi di creativitá: quella non la vedo. si pubblica, si traduce, si lancia e si rilancia, ci sono editori dolorosamente scomparsi (Alet, Dalai) ma altri che fanno un grande lavoro - penso a Minimum Fax e all´americana, a Nutrimenti che ha portato Cocco in finale al Campiello, a Transeuropa, a Zandonai e alla sua nicchia di est-europeo/mitteleuropa, ma anche a Einaudi che imperterrita continua a pubblicare i miei scrittori preferiti

Crisi di comunicazione: ecco un punto importante. alcuni editori sono diventati social e penso a Einaudi e Minimum Fax che maneggiano molto bene lo strumento.
Detto questo, girando per il Web l´impressione é di un´incuria abbastanza generalizzata per la propria presenza virtuale - proprio quel tipo di presenza che sta acquistando importanza nel nostro mondo splendidamente interconnesso.

Molti siti sono poco curati e vengono aggiornati con tempi non adeguati alla realtà di oggi. Il massimo sarebbe (secondo me) che un sito di un editore funzionasse un po´come IBS, novitá, anticipazioni, facili da consultare, facili da commentare - nella realtà alcuni editori neanche riescono a star dietro a quello che portano in libreria (nel senso che il libro é già uscito e magari nel sito lo trovi sotto "prossimamente")

E l´engagement? Io mi immagino un mondo dove gli editori - anche per interesse personale - sono aperti a rispondere alle richieste di Blogger o anche normali lettori. Per il Blog ogni tanto mi capita di chiedere agli editori via Mail o via Twitter chiarimenti su un libro in uscita, se vengano rispettati i tempi**(nota che conduce a una piccola riflessione in merito) previsti per la pubblicazione, se di un certo autore verrà tradotto un certo libro.
Ecco, direi che non sbaglio di molto se dico che su 10 tentativi di engagement, in 1 caso si risponde per tempo, in 1 con ritardo, in 8 nessuna risposta - il che é deprimente. Voglio dire, conosciamo la comunicazione, a tutti i livelli é meglio una risposta subitanea e magari negativa (...mi dispiace ma sono informazioni interne che preferiamo non fornire...) che semplicemente il silenzio privo di reazione.

In questo senso e solo in questo senso invito gli editori italiani a reagire, ad aprirsi, pur nelle ristrettezze di Budget a capire che a volte meno e più, a volte l´engagement é una cosa semplice che passa sopratutto attraverso creativitá e voglia di comunicare!

* aneddoto nr. 1. Matrimonio durante i mondiali 2006, in Italia (Asolo), lui italiano, lei tedesca. Gli amici di lei scoprono che in Italia le partite vengono trasmesse solo "in scuro" da Sky e si indignano "...ah, la tipica cosa da Berlusconi!". vaglielo a spiegare che Sky é di Murdoch...

aneddoto nr.2 all´inizio della mia esperienza tedesca, parlo con alcuni "consulenti aziendali". Non ricordo come, si va sul tema Berlusconiano. Loro "in Germania una cosa del genere non potrebbe succedere...non potrebbe accadere che un uomo solo abbia tutto questo potere, controlli un partito, e controlli media, giornali!". Io non credevo alle mie orecchie e allora ho replicato accomodante "...certo, é una vostra forma di ipersensibilità che probabilmente deriva da quanto accaduto nella vostra storia recente".
Ecco, loro mi hanno guardato con gli occhi sgranati come se non avessero affatto capito a cosa mi riferivo.

** cui prodest? che vantaggio ha un editore ad annunciare un libro - che so - a Maggio e poi farlo uscire - che so - a fine anno senza però dare informazioni in merito, né rispondere a un lettore che chiede chiarimenti?

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