CUPE VAMPE Ogni libro ha una sua storia, una oggettiva (quella del libro e del suo autore) e una soggettiva (quella del lettore che lo prende e lo legge). Ero al Salone di Torino qualche anno fa ed ero passato dallo stand di Zandonai per chiedere informazioni su un altro testo. Sono stato accolto con grande gentilezza e un paio di consigli, da me accettati a scatola chiusa. Uno era questo, Melancolia della resistenza dello scrittore ungherese László Krasznahorkai : e meno male che la scatola è rimasta chiusa, perché se avessi capito magari sfogliando, facendomi un´idea di quanto questo romanzo sia simbolico, allegorico, se vogliamo anche politico, probabilmente avrei pensato - no, no, non fa per me. Romanzo a tesi. Romanzo-metafora. Non voglio. Nel frattempo io sono piú saggio, Krasznahorkai ha vinto il Premio Nobel per la letteratura 2025, Zandonai ahinoi ha lasciato il mercato editoriale e Bompiani ha opportunamente preso a pubblicare l'ungherese. E sono ...
CIBO E SENTIMENTI L’imperatore della gioia di Ocean Vuong si apre con un’immagine molto lirica, e forse addirittura bizzarra, particolare, con una “luce che tinge ogni cosa di un color porridge”; Vuong è (o è stato) poeta prima che narratore: superficialmente avevo pensato a un tipo di romanzo diverso, meno compatto, meno realistico, meno diretto. Mi pare chiaro che il tentativo sia stato invece quello di scrivere una suo possibile versione attuale di un Grande Romanzo Americano, chiaramente declinato come può essere nelle corde di uno scrittore trentasettenne e appena alla sua seconda opera narrativa. La base è quella del romanzo di formazione, assieme a elementi on-the-road e a un tratteggio dei personaggi (e ritmo dei dialoghi) spiccatamente cinematografici, o meglio, pensati come se un approdo naturale e futuro del libro potesse essere un film di quelli vividi, pieni di humor, dolore e buoni sentimenti. Sì, questo è anche un libro buonista: il protagonista è Hai,...